Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Levi: “Lavoriamo per promuovere il dialogo, ma il contratto non può essere imposto dall'esterno”

''Stiamo lavorando quanto meno per promuovere il dialogo, per avvicinare le parti. A ribadire l'impegno del governo nella delicata vertenza per il rinnovo del contratto dei giornalisti è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'editoria, Ricardo Franco Levi, il quale ha sottolineato però che ''il contratto scaturisce dall'intesa fra le parti e non può essere imposto dall'esterno. Non siamo neanche nelle condizioni in cui le parti si affidano al governo per emettere un lodo che poi le parti stesse si impegnano a rispettare''.

Rispondendo alle domande dei cronisti a margine di un convegno svoltosi nell'ambito di Eurovisioni 2006, il XX festival internazionale di cinema e televisione in corso a Roma, Levi ha ricordato come, nell'incontro di qualche giorno fa tra Fieg e Fnsi, convocato dallo stesso sottosegretario e dal ministro del Lavoro Cesare Damiano, si sia ''preso atto che al momento il tavolo sul contratto non può essere convocato, perché i giornalisti sono disposti a sedervisi, mentre gli editori sono convinti che non sia giunto ancora il momento. Abbiamo invece intenzione di convocare - ha aggiunto - il tavolo separato sull'Inpgi e abbiamo avanzato anche la proposta di un incontro per informare le parti sulla riforma del mercato del lavoro che il governo sta promuovendo in parte con alcune norme contenute nella Finanziaria, e in parte con quelle che saranno promosse sugli ammortizzatori sociali. Su questa proposta - ha concluso il sottosegretario - dalla Fieg non è ancora arrivata una risposta: speriamo possa essere positiva''. (ANSA)