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Rai 14 Giu 2010

Intercettazioni, inviati ai Mondiali cantano l'inno di Mameli per protesta contro il ddl Alfano Verna (Usigrai): "Una scelta per sottolineare i valori di unità del Paese garantita dalla Costituzione, il cui articolo 21 sta per essere violato" Siddi

"Aderendo all'invito della Fnsi, l'Usigrai ha organizzato in Sud Africa una civile protestacontro la legge bavaglio passata, dopo l'esame del Senato, al vaglio della Camera. Nel momento in cui sono risuonate le note dell'inno di Mameli, prima dell'incontro della nazionale contro il Paraguay, i giornalisti al lavoro nell'international broadcast centre di Johannesburg si sono recati nella piazza centrale (denominata d'Africa) della struttura che ospita le radiotelevisioni di tutto il mondo ed hanno cantato l'inno di Mameli, esponendo il logo col segno del lutto, predisposto dalla Fnsi con la scritta 'No al silenzio di stato". A raccontarlo è il segretario Usigrai Carlo Verna. 

"Aderendo all'invito della Fnsi, l'Usigrai ha organizzato in Sud Africa una civile protesta
contro la legge bavaglio passata, dopo l'esame del Senato, al vaglio della Camera. Nel momento in cui sono risuonate le note dell'inno di Mameli, prima dell'incontro della nazionale contro il Paraguay, i giornalisti al lavoro nell'international broadcast centre di Johannesburg si sono recati nella piazza centrale (denominata d'Africa) della struttura che ospita le radiotelevisioni di tutto il mondo ed hanno cantato l'inno di Mameli, esponendo il logo col segno del lutto, predisposto dalla Fnsi con la scritta 'No al silenzio di stato". A raccontarlo è il segretario Usigrai Carlo Verna. 

"La scelta di puntare sull'inno, è stata fatta  per sottolineare valori di unità del Paese, garantita da una Costituzione il cui art.21 sta per essere violato. La protesta ha suscitato prima curiosità e poi molta attenzione tra i giornalisti degli altri paesi presenti - continua Verna - e segue l'iniziativa dell' unione stampa sportiva italiana, il cui presidente Luigi Ferrajolo ieri ha anticipato la serie di domande a Lippi, spiegando il sostegno della categoria alle iniziative della federazione della stampa contro la legge bavaglio". (ANSA) "Straordinaria sensibilità è  stata dimostrata in questi due giorni dai giornalisti sportivi in
Sudafrica, dimostrando l'esigenza di assicurare non solo con le leggi ma anche il clima e gli atti quotidiani il libero corso della stampa per un giornalismo che vuole essere testimone dei fatti". Lo dice il segretario Fnsi Franco Siddi: "siamo con Ussi e Usigrai che hanno manifestato con grande civiltà, orgoglio professionale e sensibilità civile. Sono segni che richiedono ascolto e non nuove tentazioni muscolari: queste prove lasciamole agli sportivi in campo". (ANSA) IL PRESIDENTE DELL’USSI, LUIGI FERRAJOLO, IN CONFERENZA STAMPA AI MONDIALI DI CALCIO: “NO ALLA LEGGE BAVAGLIO”
CITTA' DEL CAPO 13 GIUGNO - "No alla legge bavaglio". Il presidente dell'Unione stampa sportiva italiana, Luigi Ferrajolo, ha ribadito l'adesione della categoria alla mobilitazione contro la legge sulle intercettazioni, anticipando la serie di domande alla conferenza stampa del ct azzurro, Marcello Lippi.
"Il segretario della Fnsi, Franco Siddi - ha spiegato Ferrajolo - mi ha pregato di esprimere la nostra posizione in un contesto rilevante come quello del mondiale. Lo faccio convinto, perché è una questione che investe la libertà di stampa". (ANSA)

@fnsisocial

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