Il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi, ha rilanciato la proposta agli editori di riavviare il dialogo sul contratto. Lo ha fatto oggi a Preci a margine della consegna di una borsa di studio intitolata ad Enzo Baldoni
''Rilancio la proposta - ha detto Serventi Longhi - di ragionare senza pregiudiziali, di comprenderci a vicenda, di farlo al più presto perché così non si può andare avanti. Questa settimana si è aperta con le lotte dei giornalisti dell'emittenza. Proseguirà nei prossimi giorni con le agitazioni senza preavviso di carta stampata, agenzie, web e uffici stampa''. Secondo Serventi Longhi ''c'è solo una strada in alternativa a questo, il dialogo''. È convinto che gli stipendi dei giornalisti subirebbero un ''taglio medio tra il 20 e il 30 per cento nel giro di cinque anni'' se fossero applicate le proposte degli editori per il contratto, il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi. Una riduzione legata - ha spiegato oggi a Preci - al superamento dei meccanismi automatici e al taglio di una qualifica personale ma anche alle altre richieste avanzate dalla Fieg. ''Con le loro richieste - ha sostenuto Serventi Longhi - ci sarebbe un giornalista trottola che girerebbe da un media all'altro. È evidente che un giornalismo di questo tipo non approfondisce, non studia, non conosce e probabilmente non sa''. Serventi Longhi ha parlato comunque di giornalisti che sono ''dentro una realtà che è cambiata''. ''Di questa realtà - ha proseguito - occorre tenere conto e penso quindi che dobbiamo ragionare con i nostri editori del presente e del futuro. È facile utilizzare termini come flessibilità quando non si comprende cosa significa questo termine. Vogliamo capire cosa significa per gli editori e diremo cosa significa per noi''. Il segretario della Federazione nazionale della stampa ha rivendicato che la piattaforma contrattuale del sindacato ''è equilibrata, seria, serena, punto di riferimento per un dialogo costruttivo''. ''Penso soprattutto - ha detto ancora - al problema del precariato giornalistico, dello sfruttamento di migliaia di colleghi e colleghe che ogni giorno fanno questo mestiere con livelli di retribuzione pari alla sussistenza. Credo che anche alcuni componenti del sindacato debbano riflettere molto prima di sostenere che la piattaforma presentata è un errore''. Per Serventi Longhi l'unica alternativa agli scioperi ''è il dialogo''. ''E noi - ha concluso - siamo pronti''. (ANSA)