La Rai apre le trattative sull'integrativo aziendale Usigrai: "Dall'azienda un segnale di distinzione dalla Fieg"

La Rai, nonostante lo stallo nelle trattative per il nuovo contratto nazionale dei giornalisti, discutera' con l'Usigrai il rinnovo del Patto integrativo aziendale

Nei giorni scorsi, il Presidente Claudio Petruccioli e il Direttore Generale della Rai Cappon hanno infatti incontrato il Presidente della FIEG, Boris Biancheri, al quale hanno manifestato l'intenzione di proporre alle rappresentanze sindacali aziendali dei giornalisti Rai l apertura di un tavolo negoziale relativo al cosiddetto ''secondo livello di contrattazione'', senza con questo ''pregiudicare le scelte e la condotta della FIEG sul piano della vertenza nazionale''. ''Il Presidente della FIEG - dice un comunicato della Rai - ha preso atto della volonta' espressa dai vertici Rai''. L'azienda ha poi comunicato al sindacato la sua disponibilita' alle trattative. ''Il Sindacato dei giornalisti del servizio pubblico - prosegue la nota della Rai - ritiene necessaria la convocazione di un incontro con i vertici della Rai e quelli della Fnsi per definire e chiarire un'eventuale percorso''. (ANSA) ''Ne prendiamo atto con soddisfazione. Riteniamo sia un forte segnale di distinzione fra l'atteggiamento della Rai e quello della Federazione degli Editori''. Questo il commento dell'Usigrai all'iniziativa della Rai di aprire con il sindacato un tavolo negoziale per il rinnovo del Patto integrativo (trattativa di secondo livello), mo sul contratto nazionale trattativa di primo livello). ''Alla luce di questa disponibilita' l'Usigrai - dice il sindacato - ha gia' chiesto un incontro di verifica, da realizzarsi insieme alla Fnsi. Senza questo passaggio il sindacato dei giornalisti Rai non intende compiere alcun passo. Siamo disponibili, con la Federazione Nazionale della Stampa, a definire i percorsi possibili di questo dialogo ma senza pregiudicare minimamente la trattativa per il rinnovo del contratto Nazionale. Trattativa bloccata da un atteggiamento di chiusura degli editori arrogante ed incomprensibile che ha determinato, ormai, una vera emergenza democratica. Speriamo che questa possibile svolta tra Fnsi, Usigrai e Rai, semini buonsenso e trasparenza. Spinga anche i responsabili delle reti del Servizio Pubblico a raccontare, come gia' si e' iniziato a fare nei Tg della Rai, le storie dei tanti precari italiani a 2 euro ad articolo che lavorano in nero in molti giornali''. ''Storie vere che potrebbero indurre la Fieg - conclude il sindacato - a piu' miti consigli''. (ANSA)