Anche il Consiglio Comunale di Pordenone ha espresso la sua solidarietà ai giornalisti italiani che da due anni lottano per il contratto di lavoro. Ecco il testo della mozione, che è stata approvata da tutti i consiglieri votanti.
Il Consiglio Comunale di Pordenone PRESO ATTO che i giornalisti italiani sono da tempo impegnati in una dura agitazione programmata dalla Federazione Nazionale della Stampa per sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da oltre due anni; SOTTOLINEATO che la mancanza del contratto ha ripercussioni negative sull’intero mondo dell’informazione, favorisce la permanenza di estese forme di precariato e di incertezza lavorativa nelle redazioni, condiziona il diritto fondamentale dei cittadini a una informazione pluralista e autonoma, lascia campo libero a una situazione di fatto dove rischiano di prevalere unicamente le logiche di potere e di mercato; GIUDICATO grave il rifiuto degli editori di riprendere la trattativa anche a fronte dei reiterati inviti del Governo; FATTO PROPRIO l’invito alla ripresa delle trattative venuto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha riconosciuto il diritto dei giornalisti ad avere il contratto e ha ribadito che dovrebbe “essere normale in un paese civile che i contratti si rinnovino alla scadenza”; PRESO ATTO che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e diverse altre amministrazioni locali (provinciali e comunali) hanno approvato delle mozioni a sostegno della vertenza dei giornalisti italiani; tutto ciò premesso il Consiglio comunale di Pordenone ESPRIME solidarietà e sostegno ai giornalisti italiani impegnati in questa difficile vertenza e invita la Federazione degli Editori a recedere dall’attuale posizione di indisponibilità verso l’apertura della trattativa e il rinnovo del contratto; AUSPICA che le parti si ispirino a un dialogo non pregiudiziale e trovino soluzioni per il precariato; nel contempo INVITA il Sindaco a intervenire presso i parlamentari del Friuli Venezia Giulia e la Giunta regionale perché si facciano promotori di azioni a tutti i livelli per richiedere la riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli Editori per il rinnovo del contratto di lavoro e la definizione di tutte le altre questioni sollevate dalla Federazione della Stampa Italiana.