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Contratti 13 Nov 2006

L’appello dell’Associazione Stampa Romana

Cari colleghi, da domani sono convocati gli Stati Generali della categoria: come Associazione Stampa Romana rinnoviamo l’invito a tutti i Comitati di Redazione, insieme a tutti i responsabili sindacali della Associazione e della categoria (Giunta, Consiglio Direttivo, Consulta dei free lance, Commissioni di Stampa Romana e gruppi di specializzazione), ad essere presenti fin dall’inizio dei lavori alla Sala Congressi Capranica alle ore 10,30 (piazza Capranica 101, nei pressi di Montecitorio), a cui interverranno il ministro Damiano, il ministro Gentiloni e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi; quindi proseguimento dei lavori all’Hotel Ergife (via Aurelia 617).

Cari colleghi, da domani sono convocati gli Stati Generali della categoria: come Associazione Stampa Romana rinnoviamo l’invito a tutti i Comitati di Redazione, insieme a tutti i responsabili sindacali della Associazione e della categoria (Giunta, Consiglio Direttivo, Consulta dei free lance, Commissioni di Stampa Romana e gruppi di specializzazione), ad essere presenti fin dall’inizio dei lavori alla Sala Congressi Capranica alle ore 10,30 (piazza Capranica 101, nei pressi di Montecitorio), a cui interverranno il ministro Damiano, il ministro Gentiloni e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi; quindi proseguimento dei lavori all’Hotel Ergife (via Aurelia 617).

Gli sviluppi della vertenza in questi ultimi giorni non sono positivi: dopo la timida ma interessante apertura del presidente della Fieg, ambasciatore Boris Biancheri, la Fieg ha fatto pervenire una secca precisazione che rappresenta l’ennesimo passo indietro. L’urgenza del confronto nella categoria è quindi irrinunciabile: a fronte della nostra richiesta contrattuale incentrata sui diritti del lavoro e su quelli del giornalista, per una informazione più autonoma e più indipendente, gli editori continuano a volere una flessibilità esasperata, sia in ingresso, con collaboratori e contratti a termine, sia nelle redazioni, con la mobilità, il distacco, l’appalto, sia con una vera “aggressione” nei confronti della parte più professionalizzata e sindacalizzata dei giornali, soggetta troppo spesso a emarginazione se non addirittura mobbing. Sono questi temi molto delicati, sui quali il sindacato ha lavorato anche con il contributo di esperti e di università: ricerche mirate i cui risultati verranno resi pubblici nelle prossime settimane, ma che da subito rappresentano un contributo per il dibattito nella categoria. Il Consigliere Segretario Silvia Garambois

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