L’Assemblea di redazione di Rainews24 ha affidato al CdR un pacchetto di 5 giorni di sciopero.
La decisione arriva dopo mesi di vertenza sindacale che non ha portato ad alcuna risposta da parte della Rai alle diverse richieste avanzate per consentire a Rainews24 di continuare a essere competitiva sulla piattaforma digitale terrestre e ad assolvere al meglio il proprio ruolo di all-news del servizio pubblico rediotelevisivo.
Anche il presidente della Commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli, ha parlato di un “grave danno” per la testata provocato dalle mancate scelte dei vertici aziendali.
Le emergenze di Rainews24 si aggravano: la struttura organizzativa è incompleta, ci viene negato il via libera per la costruzione del nuovo studio televisivo e il ripristino condizioni igienico-ambientali vivibili, ci viene ulteriormente ridotto il budget.
Infine a tutto questo si aggiunge ora anche l’evidente inefficienza del nuovo server digitale Sonaps, a tre anni dall’acquisto e a meno un anno dalla messa in esercizio, del quale la Rai aveva ampiamente garantito la funzionalità.
L’assemblea chiede ai vertici aziendali spiegazioni sui criteri dell’acquisto, su cosa si intenda fare per rendere il nuovo sistema pienamente operativo, anche alla luce di una diversa scelta per la digitalizzazione del Tg2.
La redazione si riserva di organizzare incontri pubblici con la stampa e altre iniziative per spiegare le ragioni della protesta.
Il CdR
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO ASR PAOLO BUTTURINI SULLO STATO DI AGITAZIONE A RAINEWS24“La protesta dei colleghi di Rainews24, che hanno affidato al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero, è sacrosanta. La strategicità del canale “all news” della Rai, nel panorama del passaggio al digitale, non è elemento da sottovalutare. Ne va di questioni centrali come il ruolo del servizio pubblico, il pluralismo dell’informazione e lo sviluppo coretto del comparto radiotelevisivo. Penalizzare la testata che in questi anni ha rappresentato la frontiera dell’innovazione, significa condannare la Rai a un ruolo subalterno, proprio nel momento in cui, vedi le grandi manovre attorno a Telecom, si vanno ridefinendo gli assetti proprietari e produttivi del settore. Rainews24 è il volano ideale per riposizionare la Rai nel mercato dell’informazione digitalizzata, lasciarla nel limbo, frenarne lo sviluppo, alimenta il sospetto che si lavori al consolidamento di un duopolio nel quale il servizio pubblico finirebbe per svolgere il ruolo di ruota di scorta di altri soggetti forti. Il sindacato non può accettare questo stato di cose, se non vuole essere involontariamente complice di una deriva che vanificherebbe professionalità giornalistiche e, in ultima istanza, metterebbe a rischio i posti di lavoro. E’ una situazione che fa il paio con quello che accade al Tg regionale del Lazio. L’informazione regionale e la nuova frontiera digitale, ovvero il locale e il globale, terreni sui quali un servizio pubblico deve marcare una presenza autonoma e visibile, pena la perdita di credibilità e di appeal industriale e culturale. O è esattamente questo che si vuole?”