"Nè titoli, nè articoli, ma solo un elenco di 250 nomi e cognomi, qualifiche, età e la breve descrizione di come sono morti". E' questa la prima pagina di "Liberazione", e il direttore Piero Sansonetti spiega che si tratta di una forma di protesta per denunciare il silenzio che circonda le morti sul lavoro
"Si tratta solo dei morti 'ufficialì - dice ancora Sansonetti -, basati sui dati della Cgil per il settore dell'edilizia e negli ultimi 11 mesi. Tanto è vero che ci sono pochissimi nomi di stranieri". Insomma quella di 'Liberazionè è sostanzialmente "una provocazione, uno sciopero della prima pagina, per scuotere il mondo dell'informazione che se ne dovrebbe occupare", dice ancora il direttore. Poi dalla seconda pagina il giornale continuerà normalmente e solo in un editoriale si spiegheranno ai lettori le ragioni di questa prima pagina così drammatica. "Se c'è un'occasione particolare per cui la facciamo? No, ma oggi ne è morto un altro, si chiamava Andrea". (ANSA)