Con oltre un milione e 300mila richieste d’asilo in Europa nel 2015 e più di 1 milione di arrivi via mare nel corso dello stesso anno, il 2015 ha segnato in Europa un deciso incremento di notizie sui fenomeni migratori. Le redazioni di molti paesi europei si sono quindi trovate ad affrontare quotidianamente questi temi.
In Grecia – il principale paese Ue per arrivi lo scorso anno – i media stanno sperimentando con particolare intensità la difficoltà di fare informazione sulla presenza di richiedenti asilo nel paese. Se per l’Italia la copertura mediatica del fenomeno migratorio è monitorata dall’Osservatorio carta di Roma, in Grecia non esiste ancora uno strumento simile. È per colmare questo vuoto che l’Unione dei Giornalisti di Macedonia e Tracia (ESIEMTH) ha recentemente lanciato la proposta di adottare la “carta di Idomeni”, un codice deontologico che richiama alla responsabilità del giornalismo e allo stesso tempo promuove la tutela dei diritti di migranti e richiedenti asilo.
Dell'argomento si era interessata anche l'Associazione Carta di Roma, che ha dedicato sul suo sito internet un articolo all'iniziativa lanciata dai colleghi greci e macedoni con l'obiettivo di promuovere un’informazione di qualità e il ruolo sociale dei giornalisti di fronte a gruppi e categorie particolarmente vulnerabili, anche allo scopo di contrastare l’intolleranza e la xenofobia e garantire la libertà di stampa ed espressione e la protezione dei minori come prevista dalla Carta di Treviso. La carta, che contiene 11 articoli e ulteriori indicazioni sull’accesso ai campi, già approvata dall’Unione dei giornalisti di Macedonia e Tracia attende ora la delibera della Federazione panellenica dei giornalisti (Poesy).
Per approfondire
Scarica qui la bozza della Carta di Idomeni
Leggi qui l'articolo completo di Marzia Bona per l'Osservatorio Balcani Caucaso dal titolo "Grecia: media e fenomeno migratorio"