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Editoria 07 Gen 2006

Mimun (Tg1): "Non credo a molti faccia a faccia tra Berlusconi e Prodi, ma i giornalisti siano coinvolti nella definizione delle regole"

Il direttore del Tg1, Clemente Mimun, non crede nella possibilità di potere assistere a numerosi faccia a faccia tra Berlusconi e Prodi. In ogni caso, Mimun auspica che le regole dei confronti in tv siano definiti dagli sessi giornalisti

Il direttore del Tg1, Clemente Mimun, non crede nella possibilità di potere assistere a numerosi faccia a faccia tra Berlusconi e Prodi. In ogni caso, Mimun auspica che le regole dei confronti in tv siano definiti dagli sessi giornalisti

"Non sono convinto che ci saranno molti faccia a faccia Berlusconi-Prodi. A chi conviene giocarsi tutto in un duello singolo? Forse solo alla fine al candidato che è più in difficoltà". È l'opinione del direttore del Tg1, Clemente Mimun sulla possibilità di confronti televisivi tra i leader delle coalizioni nell'imminente campagna elettorale per le politiche. Mimun auspica comunque che siano gli stessi "giornalisti a definire delle regole per i confronti in tv e a sottoporle ai politici perchè le accettino". E se la commissione di Vigilanza Rai e l'Autorità per le Comunicazioni sono già al lavoro per definire i regolamenti per l'informazione politica in campagna elettorale, "è fuori di dubbio - ribadisce Mimun, alla vigilia della partenza di 'Dopo Tg' - che la categoria deva partecipare alla preparazione di tali regole, magari attraverso una consulenza dell'Ordine o della Fnsi". A Mimun non dispiacerebbe un modello all'americana per i confronti televisivi tra i leader - con le regole definite dagli stessi candidati presidenti con i loro avvocati - "ma non dimentichiamo - sottolinea - che i politici non si fidano l'uno dell'altro". Il direttore del Tg1 cita poi "il faccia a faccia tra Berlusconi e Occhetto moderato nel 1994 da Mentana. Ciascuno scelse il giornalista da cui far porre le domande: Occhetto scelse Lerner, l'altro era De Bortoli. Provate a pensare a quello che è successo dopo...". A 'Dopo Tg', che da lunedì 9 gennaio prenderà il posto di 'Batti e ribattì dopo il Tg1 delle 20, sarà difficile "ospitare un contraddittorio approfondito tra Berlusconi e Prodi: ci sarebbe appena il tempo per una domanda a ognuno. Non è quello, secondo me, il luogo: ma se vi sarà occasione, io non mi tirerò indietro, e nessuno del Tg1 si tirerà indietro". (ANSA)

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