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Contratti 31 Mar 2008

Napolitano: “Superare lo stallo tra giornalisti ed editori. Si sta aprendo uno spiraglio, mi auguro che diventi l'inizio di una fase positiva” La Fnsi ringrazia il Presidente e assicura un coerente impegno

''Auspico che si possa presto superare la situazione di stallo che si è trovata da qualche anno nelle relazioni contrattuali tra giornalisti ed editori''. Ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita alla redazione della Nazione di Firenze.

''Auspico che si possa presto superare la situazione di stallo che si è trovata da qualche anno nelle relazioni contrattuali tra giornalisti ed editori''. Ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita alla redazione della Nazione di Firenze.

''Avevo auspicato - ha aggiunto Napolitano - che si trovasse una via di uscita e, indipendentemente dal mio auspicio, a distanza di qualche tempo si sta aprendo uno spiraglio. Mi auguro che diventi l'inizio di una fase positiva''. Durante la visita a ''La Nazione'' il comitato di redazione e il ''Gruppo Cronisti Toscani'' hanno consegnato due distinti documenti al presidente della Repubblica. Il Cdr segnala la situazione che ''non ha precedenti'' di blocco del rinnovo contrattuale alla quale, si legge nel documento, si affianca la decisone degli editori di ''favorire nei fatti un ingresso grigio, cioè senza garanzie, di migliaia di giornalisti precari nelle loro testate e contemporaneamente di rottamare giornalisti poco più che cinquantenni in nome di logiche industriali che mettono all'ultimo posto la qualità dell'informazione e la delicatezza della professione giornalistica''. Il Gruppo Cronisti Toscano invece, ha chiesto al presidente della Repubblica di vigilare sul rischio che possa ''riemergere nella nuova legislatura'' una proposta che riprenda il cosiddetto disegno di legge Mastella sulle intercettazioni, ''che i cronisti di tutta Italia hanno contestato ravvisando nei suoi contenuti un oggettivo e pericoloso ostacolo al lavoro giornalistico e allo stesso diritto di cronaca''. (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Accogliamo con gratitudine, consapevolezza e coerente impegno l’auspicio formulato dal Capo dello Stato a Firenze affinché il negoziato contrattuale, che si è riaperto dopo quasi tre anni, possa approdare a soluzioni positive. Nella sua alta magistratura il Presidente Napolitano ha sovente richiamato l’attenzione su elementi importanti – quali i contratti di lavoro – per la coesione sociale del Paese, fattore che assume una valenza ancor più significativa quando, come nel caso dei giornalisti, insieme con le condizioni di lavoro sono toccati anche fondamenti importanti della libertà di informazione”. CDR NAZIONE A NAPOLITANO, 1100 GIORNI SENZA CNL ''I giornalisti di questo quotidiano, così come i giornalisti che ogni giorno operano con lo stesso impegno negli altri giornali, nelle radio e nelle tv, nelle agenzie di stampa, in ogni struttura ove si fa informazione, sono da oltre 1.100 giorni senza contratto nazionale di lavoro''. È un passo della lettera consegnata stamani al Capo dello Stato dal cdr della Nazione durante la visita che Napolitano ha compito alla sede del quotidiano. ''Quello che sta accadendo nel mondo dell' informazione - osserva il cdr - non ha precedenti: gli editori per mesi, ormai anni, non solo hanno tenuto bloccata qualsiasi ipotesi di rinnovo contrattuale, ma addirittura stanno nei fatti favorendo un ingresso ''grigio'', cioè senza garanzie, di migliaia di giornalisti precari nelle loro testate e contemporaneamente si propongono di 'rottamare' giornalisti poco più che cinquantenni che ancora tanto possono dare alla professione. Tutto ciò solo ed esclusivamente in nome di logiche industriali che mettono all'ultimo posto la qualità dell'informazione e la delicatezza della professione che svolgiamo''. ''Noi crediamo, Signor Presidente - prosegue la nota del cdr della Nazione - che mai come oggi occorra dare fiducia, serenità e prospettive alle migliaia di giovani e non più giovani precari e, allo stesso tempo, fare tesoro dell'esperienza e della competenza dei giornalisti a torto considerati ormai 'anziani': senza questo rapporto la ricchezza dell'informazione italiana è destinata a lasciare spazio all'improvvisazione e all'impoverimento di quello che non è solo un lavoro, ma che rappresenta uno strumento fondamentale di partecipazione democratica. Siamo certi che il Suo alto ruolo di garante delle Istituzioni sarà per noi un presidio di questa esigenza che non è solo nostra, ma che crediamo sia alla base delle stesse aspettative che i cittadini hanno nei nostri confronti'. (ANSA) GRUPPO CRONISTI TOSCANI CONSEGNA LETTERA A NAPOLITANO SULLA PECULIARITÀ DEL DIRITTO DI CRONACA ''Illustrissimo Signor Presidente, la legislatura appena conclusa archivia con il suo mandato anche il cosiddetto disegno di legge Mastella sulle intercettazioni che i cronisti di tutta Italia hanno contestato ravvisando nei suoi contenuti un oggettivo e pericoloso ostacolo al nostro lavoro ed allo stesso diritto di cronaca. Il Gruppo cronisti toscani e l'Unci, l'Unione nazionale cronisti italiani di cui il Gruppo fa parte, si sono impegnati a fondo perché quel progetto, ora decaduto con la legislatura, non venisse approvato. Abbiamo tuttavia buoni motivi di ritenere, Signor Presidente, che tali rischi possano riemergere nella nuova legislatura che avrà per protagoniste le Camere elette dai cittadini il 13 ed il 14 aprile''. Inizia così la lettera consegnata dal Gruppo cronisti toscani, presieduto da Paola Fichera, e da due consiglieri nazionali Unci (Sandro Bennucci e Stefano Fabbri) al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita alla redazione de ''La Nazione'' a Firenze. ''Per questo ci rivolgiamo a Lei quale autorevole custode della libertà e dei diritti di tutti e di ciascuno, affinché quelle che riteniamo autentiche minacce alla completezza e correttezza del nostro lavoro, nel pieno rispetto dei diritti delle persone indagate, non trovino terreno fertile. Signor Presidente, questo appello Le viene rivolto dalla Toscana - si legge nel documento -che spesso viene definita come ''patria'' dei diritti. Proprio a Viareggio, l'8 marzo scorso, abbiamo attribuito il riconoscimento internazionale del Premio Cronista al collega afgano Sayed Parwez Kambakash, condannato a morte per aver diffuso articoli in favore del ruolo della donna nell'Islam, come segno del nostro impegno a tutto campo nella tutela della libertà di stampa''. ''Il diritto che oggi Le chiediamo di difendere insieme a noi è quello ad una informazione libera, completa, corretta e consapevole che riteniamo uno dei pilastri di una democrazia matura'', conclude la lettera consegnata dal Gruppo Cronisti Toscani. (ADNKRONOS)

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