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Le prime pagine delle testate venete di Nem di giovedì 24 aprile 2025
Vertenze 24 Apr 2025

Notizia oscurata, testate venete di Nem in sciopero. La solidarietà di Sgv e Fnsi

L'astensione dal lavoro giovedì 24 aprile 2025. Il Mattino di Padova, la Nuova Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi non saranno in edicola nel giorno della Festa della Liberazione. L'assemblea delle redazioni: «Chiediamo rispetto per la fatica continua dei giornalisti e delle giornaliste».

Le giornaliste e i giornalisti delle testate venete di Nem oggi, 24 aprile 2025, sono in sciopero. Il Mattino di Padova, la Nuova Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, quindi, non saranno in edicola il 25 Aprile, Festa della Liberazione. A darne notizia è il Sindacato giornalisti Veneto, che sul proprio sito web spiega: «La decisone di astenersi dal lavoro è scaturita a seguito della scelta editoriale di oscurare la notizia dell'omicidio-suicidio di Lamon nel bellunese, all'insaputa delle redazioni e al termine di una giornata di lavoro a dir poco complesso».

Il Sindacato giornalisti Veneto, insieme con la Federazione nazionale della Stampa italiana, è solidale con colleghe e colleghi costretti alla mobilitazione per difendere il diritto-dovere di cronaca e la propria professionalità.

PER APPROFONDIRE
Di seguito il documento approvato dall'assemblea delle quattro redazioni venete del gruppo Nem e pubblicato anche sui siti web delle testate.

A un anno e mezzo, quasi, dal giorno in cui ha preso vita il progetto Nem che riunisce il Mattino di Padova, la Nuova Venezia, il Corriere delle Alpi, la Tribuna di Treviso oltre a Piccolo, Messaggero Veneto e alla testata online Nordesteconomia, i giornalisti veneti hanno deciso di fermarsi per un giorno dal lavoro, che hanno fatto in questi mesi con massimo impegno, professionalità, credendo nella necessità di fornire una corretta informazione e credendo in un nuovo e ambizioso progetto editoriale.
L'assemblea delle redazioni venete ha deciso di scioperare oggi per chiedere rispetto per la fatica continua dei giornalisti e delle giornaliste in un periodo di grandi cambiamenti e difficoltà per l'informazione.
La causa scatenante - la goccia che ha fatto traboccare il vaso - è stata la decisione di omettere importantissimi elementi di un fatto di cronaca avvenuto nel Bellunese, che la direzione ha scelto di non pubblicare creando un insanabile divario tra il prodotto dei nostri giornali e siti, e quello di tutti gli altri che quella scelta non hanno fatto. L'omicidio suicidio di Lamon nei nostri giornali è stato raccontato stralciando all'ultimo i nomi delle vittime, cancellando i loro volti, una spersonalizzazione della tragedia e delle persone coinvolte che manca di rispetto ai lettori, in primis, e ai giornalisti e alle giornaliste che hanno lavorato al caso con professionalità.
Una decisione presa per prudenza - è stato spiegato - che a nostro avviso è stata giornalisticamente sbagliata ed oltretutto mal gestita, visto che altre testate del nostro stesso gruppo hanno pubblicato la notizia con tutti i dettagli tolti dalle edizioni venete. Segno che c'è un problema di sistema. Nel caso in questione riteniamo gravissimo aver abdicato a svolgere il lavoro di cronisti: i fatti vanno raccontati con il dovuto rispetto per le persone coinvolte (in particolare i minori) ma tacerli o censurarli significa prima di tutto rinunciare all'abc del giornalismo che è il nostro mestiere, in secondo luogo tradire i lettori che comprano i nostri giornali per essere compiutamente informati. E il danno prodotto si fatica a recuperarlo.
Il progetto Nem è nato con l'obiettivo di avere respiro interregionale e nazionale, ma si inceppa spesso nella macchina costruita per raggiungere questo traguardo. Ci sono complicazioni, rallentamenti, mancanze di comunicazione, tra direzioni che alle volte hanno reso vano anche il lavoro delle redazioni. Crediamo nelle notizie, crediamo negli eventi per promuovere informazione, idee e contenuti, crediamo nello sviluppo digitale ma nel rispetto del lavoro di ogni singolo giornalista e nel rispetto prima di tutto delle informazioni, che vanno date, condivise, fatte circolare nel miglior modo possibile.
Per tutte queste ragioni, oggi i giornalisti e le giornaliste si asterranno dal lavoro. I siti non saranno aggiornati e il quotidiano di domani non sarà in edicola. Il Corriere delle Alpi, inoltre, oggi esce senza le firme dei giornalisti e delle giornaliste, dissociandosi dalla decisione presa dalla direzione di cancellare l'identità delle vittime della tragedia di Lamon il primo giorno, salvo poi modificare linea il giorno successivo.

Il Cdr delle testate venete a nome dell'Assemblea delle redazioni

@fnsisocial

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