Tra i giornalisti invitati dalla Santa Sede alla prima udienza del Papa Benedetto XVI nella sala Paolo VI in Vaticano, c'era anche una folta rappresentanza di membri dei comitati di redazione, rappresentanti regionali e dirigenti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Tra i giornalisti invitati dalla Santa Sede alla prima udienza del Papa Benedetto XVI nella sala Paolo VI in Vaticano, c'era anche una folta rappresentanza di membri dei comitati di redazione, rappresentanti regionali e dirigenti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Al termine il presidente della Fnsi, Franco Siddi, che ha guidato la delegazione insieme con il segretario generale aggiunto Luigi Ronsisvalle e il segretario dell'Usigrai, Roberto Natale,ha dichiarato: “Le parole che il Papa Benedetto XVI, nella loro autentica e semplice profondità, ha dedicato ai giornalisti sono motivo di gratificazione professionale, morale e umana. Ha colpito in particolare la speciale considerazione per il lavoro fatto durante i recenti eventi della Chiesa Cattolica, “con competenza e “, pur “costretti a restare lontani dalle famiglie” e “a lavorare con orari prolungati e non sempre agevoli”. Poche parole che fanno sentire meno soli i giornalisti e gli operatori tutti dell’informazione e che sono sprone a svolgere sempre meglio il proprio compito, con etica e responsabilità, ancorché costretti a invocare valutazioni più attente e adeguate al sistema editoriale nel suo complesso. I giornalisti alla fine di un Pontificato straordinario e all’inizio di uno nuovo già definibile della globalizzazione mediatica, sono stati capaci di recitare la verità di quanto è avvenuto con grande sacrificio e oggi, con gioia, aiutati in ciò anche dallo sforzo di trasparenza della Santa Sede durante le giornate della Sede Vacante. Saranno certamente lieti di seguire ancora con altrettanta dedizione e coscienza etica la storia in divenire del nuovo Pontificato e della Chiesa, proponendo atti e elementi di conoscenza senza rinunciare all’esercizio critico e al confronto, con lo scopo così anche di far crescere cultura della comprensione del dialogo tra popoli e civiltà.. E ciò a prescindere dal malessere generato in molti giornalisti, protagonisti nel terreno dell’informazione dal Vaticano, da un’improvvida iniziativa di taluno di riservare a pochi direttori di testane italiane il privilegio di un’udienza privata con il Santo Padre immediatamente prima dello straordinario incontro di Papa Bendetto XVI con i giornalisti di tutto il mondo. La Fnsi, frattanto, alla vigilia della solenne celebrazione inaugurale di domani del Pontificato rinnova fervidi voti augurali e di ogni bene al Papa Benedetto XVI”.