“Fnsi e Alg esprimono pieno apprezzamento e sostegno all’azione del Cdr del Corriere della Sera, che in una difficile fase di vertenza contrattuale, ha intrapreso un ampio confronto con l’editore chiedendo con forza il rispetto delle regole.
L’uso degli stagisti, l’organizzazione del lavoro, il ricorso alle collaborazioni, e le innovazioni tecnologiche devono essere gestiti attraverso un sistema di relazioni sindacali rispettoso dei ruoli, del contratto e della normativa vigente, senza violare gli accordi aziendali. In particolare ricordiamo che l’uso degli stagisti in sostituzione di redattori e collaboratori è illegittimo ed è estraneo a qualunque intesa, peraltro mai realizzata, tra Fnsi e Fieg”. Il comunicato del Cdr de Il Corriere della Sera Il Comitato di Redazione del Corriere della Sera auspica che, grazie al serio impegno di tutti gli interlocutori, possano riprendere le trattative fra Fnsi e Fieg sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico, scaduto ormai da quasi 450 giorni. In questi mesi, infatti, la mancanza di un dialogo fra le parti a livello nazionale ha favorito da parte di singoli gruppi editoriali o testate, almeno per quanto riguarda la nostra esperienza, lo stravolgimento di prassi consolidate e la violazione di regole sia contrattuali che aziendali. Fra una realtà futura da costruire e una realtà attuale da salvaguardare nei suoi principi e nelle sue tutele, si sono creati gli spazi o gli alibi per comportamenti ambigui. Mentre invocano una sempre maggiore flessibilità, gli editori disattendono le regole esistenti. In questi giorni il CdR del Corriere della Sera ha accertato, fra altri, un caso particolarmente grave e significativo: per otto mesi un collaboratore esterno ha potuto entrare in via Solferino, disporre di un ufficio, scrivania, telefono, computer e password per accedere al sistema e confezionare settimanalmente ben tre pagine di una sezione del quotidiano. La Rcs ha affermato che si trattava solo di 2-3 giorni alla settimana e solo nel pomeriggio. Nell’utilizzo delle collaborazioni non mancano altri casi preoccupanti, come dimostrano le sentenze che hanno condannato l’azienda a integrare colleghi che, in realtà, svolgevano attività e doveri propri dei redattori dipendenti. In questi giorni il CdR ha chiesto e ottenuto dalla direzione una prima lista di 168 collaboratori, ai quali si aggiungono circa 900 free lance, per una spesa annua complessiva di circa 16 milioni di euro. E questo in un’azienda che lesina gli investimenti mirati alla qualità su redazione, risorse e strumenti di lavoro. Si aggiunge l’utilizzo illegittimo che è stato fatto degli stagisti non pagati, studenti delle scuole di giornalismo inviati nelle redazioni in base ad accordi fra Fnsi e Fieg: giovani che devono imparare, ma che non devono e non possono partecipare alla fattura delle pagine, in sostituzione dei redattori. Il mancato rispetto di questa norma permette fra l’altro all’azienda di risparmiare sulle sostituzioni ferie e sui contratti a termine. Ora, alla vigilia dell’estate, quando il problema assume uno spessore anche più evidente, il CdR, tenendo conto delle precise indicazioni della Fnsi, ha chiesto alla direzione se fosse in grado di garantire il non utilizzo degli stagisti come forza lavoro. La direzione, sentiti i capi desk e d'accordo il cdr, ha preferito sospendere l’accesso degli stagisti fino a quando non saranno stabilite nuove regole condivise. La settimana prossima, il CdR aprirà con la Rcs un tavolo delle regole per un confronto sollecitato fino dal momento del suo insediamento. Siamo convinti che i temi affrontati potranno fornire anche utili indicazioni in vista dell’auspicata ripresa delle trattative nazionali fra Fnsi e Fieg. il CdR Milano, 18 maggio 2006 L’Associazione Stampa Romana condivide e sostiene la posizione dei rappresentanti sindacali del Corriere della Sera contro l’utilizzo illegittimo degli stagisti all’interno del giornale e contro gli abusi nell’utilizzo dei collaboratori, con una malintesa flessibilità giornalistica. L’Associazione Stampa Romana ha avuto modo nelle scorse settimane di ribadire questa posizione in una lettera inviata ai direttori delle testate del Lazio: oltre a chiedere alle direzioni di garantire attraverso regolari contratti a termine le sostituzioni estive, il sindacato nell’occasione ha ribadito ancora una volta come gli stagisti non possono essere inviati a seguire avvenimenti, né a titolare, impaginare, scrivere articoli destinati alla pubblicazione, né possono operare al desk, se non in termini di mera simulazione. Ribadendo la propria solidarietà ai colleghi del Corriere della Sera, l’Associazione Stampa Romana rileva anche - come ha sottolineato il Cdr – che la situazione di stallo della trattativa Fnsi-Fieg rischia di portare a stravolgimento di regole e prassi nei giornali, e “alibi per comportamenti ambigui” Cari colleghi del CdR del Corriere della Sera, dal comunicato pubblicato oggi sul quotidiano abbiamo appreso della decisione presa dalla direzione, sentiti i capi desk e d’accordo con il Cdr, di sospendere l’accesso degli stagisti. La questione degli stage è delicata. L’uso illegittimo che gli editori troppe volte ne hanno fatto è un danno alla categoria, ai precari, ai disoccupati, ma forse soprattutto a chi come noi da anni difende l’importanza e il valore della formazione nella professione giornalistica. Per questo bene avete fatto ad intervenire con decisione. Ci chiediamo però se sia giusto che per contrastare comportamenti censurabili degli editori si penalizzi la crescita e la formazione di giovani colleghi provenienti dalle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine. Anche nelle collaborazioni si registrano comportamenti illegittimi, ma nessuno mai – giustamente - ha ipotizzato la loro totale chiusura. Allora aumentiamo la vigilanza, come avete saputo fare voi al Corriere, e restituiamo ai giovani colleghi l’opportunità e l’onore di svolgere un pezzo della loro formazione nel primo giornale italiano. Il sindacato non può correre il rischio di far sentire i giovani giornalisti delle Scuole estranei alla categoria, e quindi fuori dal suo raggio di tutele. Cari saluti, Vittorio di Trapani Segretario Associazione Giornalisti Scuola di Perugia