La firma della nuova concessione di servizio pubblico a Lampedusa, in rappresentanza simbolica di tutte le periferie che la Rai sempre di più deve tornare a illuminare. È la proposta lanciata dal segretario dell'Usigrai, Vittorio di Trapani, d'intesa con il presidente e il segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso.
L'occasione: il premio giornalistico internazionale intitolato a Cristiana Matano che in questi giorni si sta celebrando nell'isola dove la giornalista, prematuramente scomparsa un anno fa, aveva scelto di riposare.
«L'informazione, la Rai - spiegano Lorusso, Giulietti e Di Trapani - hanno il dovere di raccontare, spiegare, per sconfiggere la fabbrica della paura, che arma mani, come quella dell'assassino di Fermo, e che costruisce muri. Il compito nostro deve essere invece quello di costruire non muri ma ponti. Ponti tra culture, religioni, sensibilità. Lampedusa è terra simbolo di una integrazione, inclusione possibili».
E poi la proposta: «In autunno - chiosano i rappresentanti di Fnsi e Usigrai - firmiamo la nuova concessione della Rai servizio pubblico qui a Lampedusa, a nome di tutte le periferie d'Italia e del mondo».