Il Cdr di Repubblica esprime la propria solidarietà alla maggioranza dei colleghi del Giornale di Sicilia che hanno aderito allo sciopero proclamato dalla Fnsi.
"La loro correttezza sindacale - dice una nota - è stata inficiata da una sparuta minoranza di redattori e quadri del giornale che ricorrendo a contrattisti-precari e d'intesa con la direzione, ha ugualmente mandato in edicola il giornale. La direzione sfiduciata dalla maggioranza dei redattori ha giustificato la propria azione con pretese ragioni libertarie, inaccettabili quando sul terreno di scontro non vi sono argomenti economici, ma la stessa sopravvivenza di un'informazione indipendente". (ANSA) CATANIA, 27 DIC - Il Comitato di redazione de "La Sicilia" in un comunicato rinnova la propria solidarietà ai colleghi del Giornale di Sicilia che, pur essendosi astenuti dal lavoro anche in occasione degli ultimi tre giorni di sciopero a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti, hanno dovuto subire l'uscita in edicola del proprio quotidiano a causa del pervicace crumiraggio di pochi colleghi professionisti e della subalternità di alcuni precari". "Siamo vicini - si legge nella nota del Cdr - ai colleghi che non si sono lasciati intimorire o comprare e che, con la difficile adesione allo sciopero, hanno dimostrato di anteporre il bene collettivo al piccolo interesse personale". Il Cdr esprime solidarietà "all'assemblea dei redattori del Giornale di Sicilia, che ha sfiduciato la direzione del quotidiano che, con l'uscita in edicola, ha vanificato il diritto di sciopero costituzionalmente tutelato: un gesto, questo dei colleghi, di grande valore simbolico e morale e una scelta che evidenzia la drammatica spaccatura che il comportamento di pochi ha provocato all'interno della redazione compromettendo persino i rapporti umani". "Risibili, inoltre - continua la nota - appaiono le giustificazioni addotte dalla direzione, scuse volte a coprire una scelta dettata esclusivamente da motivazioni economiche". "Una direzione veramente liberale - sottolinea il Cdr - rispetta il principio cardine della democrazia dove si decide a maggioranza, e la stragrande maggioranza della redazione ha scelto di scioperare per difendere il posto di lavoro, le pensioni, i diritti dei precari, il valore del contratto collettivo di lavoro e, con questi, la libertà di stampa e la democrazia del nostro Paese". "Nonostante l'amarezza, insieme ai colleghi del Giornale di Sicilia - continua il Cdr - auspichiamo un cambio di rotta da parte della direzione affinché le relazioni sindacali in futuro siano improntate a un maggiore rispetto delle battaglie collettive della categoria". "Ribadiamo ancora una volta - e lo ricordiamo ai colleghi che non hanno scioperato - che questa vertenza - conclude il Cdr - non ha un contenuto economico, ma vuole difendere la sopravvivenza della professione giornalistica e, con questa, la libertà di stampa sulla quale si fonda la democrazia". (ANSA) PALERMO, 27 DIC - Il Comitato di redazione della Gazzetta del Sud esprime solidarietà ai colleghi del Giornale di Sicilia "che pur aderendo nella stragrande maggioranza allo sciopero indetto dalla Fnsi - si legge in una nota - hanno visto ugualmente l'uscita in edicola del loro giornale, confezionato da una sparuta minoranza di capiredattori e capiservizio, coadiuvati da alcuni precari". "Aver mandato in edicola un prodotto confezionato in massima parte da giovani precari - aggiunge la nota - costretti ancora una volta a subire, non può essere assolutamente considerato un atto liberale, come vuol far credere la direzione di quel giornale, ma soltanto una pura operazione commerciale tanto per vendere qualche copia in più realizzata con poche notizie e molta pubblicità". (ANSA)