Sciopero delle firme dei giornalisti Rai, giovedi' 19 aprile, in solidarieta' ai colleghi di Repubblica. Lo ha indetto, a margine della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, l'Esecutivo Usigrai dopo l annuncio dei sette giorni di sciopero dei giornalisti de La Repubblica
Rai, sciopero delle firme giovedì 19 Usigrai solidale con i colleghi di "Repubblica" 17/04/07 Sciopero delle firme dei giornalisti Rai, giovedi' 19 aprile, in solidarieta' ai colleghi di Repubblica. Lo ha indetto, a margine della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, l'Esecutivo Usigrai dopo l annuncio dei sette giorni di sciopero dei giornalisti de La Repubblica Il Sindacato dei giornalisti del Servizio Pubblico chiedera' all azienda, in apertura di ogni Tg e Giornale Radio, la lettura del comunicato che segue: ''Siamo costretti a ripresentarci ai radio-telespettatori togliendo le firme dai nostri servizi e da ogni pagina di informazione. Ancora una volta saremo anonimi come certi editori vogliono farci diventare, mentre il Governo resta ancora incerto su troppe questioni importanti per l informazione. I sette giorni di sciopero, proclamati dai colleghi de La Repubblica ai quali esprimiamo la nostra solidarieta' saldano l emergenza democratica della mancanza di un tavolo per il rinnovo del contratto dei giornalisti italiani a quella della situazione Rai. Sebbene il Servizio Pubblico abbia diversa disponibilita' per una trattativa con i giornalisti, a differenza della Federazione degli Editori, la Rai rischia la paralisi e ha bisogno subito di nuove norme che garantiscano un governo aziendale libero dagli interessi di partito''. (ANSA) Repubblica, solidarietà ai colleghi dal Cdr Corsera 19/04/07 Il Comitato di Redazione del Corriere della Sera ha diramato un comunicato di solidarietà nei confronti dei colleghi di Repubblica. ''A nome della redazione - dice la nota del Cdr - esprimiamo solidarietà ai colleghi di Repubblica impegnati in una difficile trattativa interna e messi di fronte alla posizione di chiusura e intransigenza totale del proprio editore''. (ANSA) Repubblica: solidarietà dal Sole-24 Ore 19/04/07 Il Comitato di redazione del Sole-24 Ore esprime solidarietà ai colleghi del quotidiano La Repubblica, in sciopero per sette giorni consecutivi all'interno di una vertenza durissima che li vede contrapposti al loro editore. Il quale nega loro la possibilità di aprire qualunque trattativa, in particolare sull'organizzazione del lavoro. Il caso Repubblica è tanto più preoccupante, in quanto si inserisce in un quadro di tensione anche a livello nazionale, dove la Fieg nega ai giornalisti italiani l'apertura del tavolo di trattative per il loro contratto collettivo scaduto ormai da oltre due anni. E non è un mistero che sia proprio l'editore del gruppo l'Espresso - e dunque di Repubblica - a schierarsi con ostinazione contro la ripresa del dialogo. Il Comitato di redazione del Sole-24 Ore sottolinea come sul caso Repubblica, e più generalmente sulla vertenza nazionale bloccata da due anni, il Governo sia finora intervenuto con scarsi effetti. Forse proprio per evitare il pressing su un editore, quello appunto di Repubblica, che figura tra i promotori del partito democratico. Un precedente così grave - un contratto scaduto da due aiuti e una controparte che non si siede nemmeno a discutere - pare ancora più paradossale considerando che è in corso la concertazione a Palazzo Chigi tra le imprese, i sindacati e l'Esecutivo. Il Cdr del Sole-24 Ore richiama anche alla coerenza l'editore di questo giornale, la Confindustria, che mostra disponibilità al confronto partecipando ai tavoli di concertazione con il Governo, perché si faccia portavoce all'interno della Fieg dell'avvio della trattativa. Repubblica: Cdr Avvenire, solidarietà da assemblea 19/04/07 L'Assemblea dei redattori di Avvenire si associa alla Federazione nazionale della stampa italiana ''nell'esprimere solidarietà alla redazione di 'Repubblica' impegnata nella durissima vertenza che ha portato a un pacchetto di 7 giorni di sciopero consecutivi''. Lo riferisce una nota del cdr. La dichiarazione di solidarietà accompagna la pubblicazione integrale del comunicato della Fnsi sul giornale in edicola domani. L'Assemblea dei redattori di Avvenire si associa alla Federazione nazionale della stampa italiana ''nell'esprimere solidarietà alla redazione di 'Repubblica' impegnata nella durissima vertenza che ha portato a un pacchetto di 7 giorni di sciopero consecutivi''. Lo riferisce una nota del cdr. La dichiarazione di solidarietà accompagna la pubblicazione integrale del comunicato della Fnsi sul giornale in edicola domani. (ANSA) Il Comitato di redazione del Messaggero solidale con Repubblica 17/04/07 Il comitato di redazione del Messaggero esprime in una nota ''la sua piena solidarietà agli amici del Cdr di Repubblica e all'intera redazione in lotta per il rispetto di principi elementari garantiti dal contratto''. Il Cdr del Messaggero ''offre tutta la sua disponibilità a sostenere la vertenza dei colleghi di Repubblica e propone di rafforzare quell'azione comune fra i Cdr che ha felicemente esordito nel Press Pride, lo sciopero congiunto delle firme nei giornali, nelle agenzia di stampa e nelle tv per il contratto nazionale, iniziativa di grande successo nata nel cuore delle redazioni''. (ANSA) Repubblica: solidarietà da Cdr delle Gazzette 17/04/07 I Comitati di redazione della Gazzetta di Mantova, della Gazzetta di Reggio, della Gazzetta di Modena e de La Nuova Ferrara ''esprimono solidarietà ai giornalisti di Repubblica, testata dello stesso gruppo editoriale, in sciopero''. Lo afferma una nota diffusa in serata. ''L'assemblea dei redattori della Repubblica - prosegue il comunicato - ha proclamato sette giorni di sciopero: un'iniziativa clamorosa, divenuta necessaria di fronte al rifiuto dell'azienda di avviare qualsiasi trattativa sindacale e al blocco delle sostituzioni per malattia''. (ANSA) Repubblica: solidarietà dal Cdr di Studio Aperto 17/04/07 Il Comitato di Redazione di Studio Aperto (Italia Uno) esprime e condivide la solidarietà della redazione ai colleghi de “La Repubblica”, che hanno proclamato uno sciopero di sette giorni contro il loro editore che ancora un volta ha respinto qualsiasi proposta di confronto sull’organizzazione del lavoro. Una solidarietà ancora più sentita, in quanto proprio l’editore de “La Repubblica” rientra tra quelli che all’interno della Fieg continuano ad opporre maggiore resistenza al rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti. Solidarietà dal Cdr Edizioni S.Paolo a Repubblica 20/04/07 Il Cdr della Periodici San Paolo ha espresso solidarietà nei confronti dei giornalisti del quotidiano Repubblica in sciopero per una settimana ''per riaffermare - si legge in un comunicato - il diritto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro e contro la prolungata indisponibilità dell'editore a qualsiasi confronto sulla riorganizzazione del lavoro''. Le testate più diffuse dalla San Paolo sono Famiglia Cristiana, Jesus e Il Giornalino. (ANSA) Repubblica: solidarietà da giornalisti e parlamentari 19/04/07 Solidarietà ai giornalisti di Repubblica arriva dal comitato di redazione di Studio Aperto, Il Gazzettino e da quei parlamentari, da sempre vicini al mondo dell'informazione come Beppe Giulietti, che non hanno votato il provvedimento sulle intercettazioni. Il Comitato di Redazione di Studio Aperto (Italia Uno), in una nota, esprime e condivide la solidarietà della redazione ai colleghi di Repubblica, che hanno proclamato uno sciopero di sette giorni contro il loro editore che ''ancora un volta ha respinto qualsiasi proposta di confronto sull'organizzazione del lavoro''. Una solidarietà ''ancora più sentita, in quanto proprio l'editore di Repubblica rientra tra quelli che all'interno della Fieg continuano ad opporre maggiore resistenza al rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti''. Anche i giornalisti del 'Gazzettino' di Venezia, ''sono vicini ai colleghi di Repubblica, impegnati a denunciare una vera e propria emergenza democratica nel mondo dell'informazione''. ''In quanto parlamentari giornalisti o impegnati sui temi dell'informazione - scrivono Cannavò, Carra, Bandoli, Giulietti, Grillini, Poletti - vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai giornalisti di Repubblica in sciopero per il rinnovo del contratto aziendale. Uno sciopero duro e prolungato, quindi faticoso e nondimeno importante per una categoria che ancora aspetta il rinnovo del contratto nazionale reso impossibile dall'ostinazione e dall'arroganza della Federazione degli Editori. Questa vertenza non fa che testimoniare, ancora una volta, lo stato di fragilità in cui versa l'informazione italiana nonché‚ le difficoltà della sua autonomia e indipendenza. Anche per queste ragioni ci sembra particolarmente inquietante che il primo provvedimento del Parlamento in tema di informazione sia rappresentato dall'aumento delle multe per i giornalisti contenuto nel Ddl sulle intercettazioni appena approvato dalla Camera dei deputati e che, non casualmente, noi non abbiamo approvato''. (ANSA) Solidarietà dall’Assostampa Friuli Venezia Giulia 19/04/07 L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia è al fianco dei colleghi del "Messaggero Veneto" di Udine e del "Piccolo" di Trieste, ieri in sciopero per esprimere la totale solidarietà ai giornalisti di "Repubblica" al terzo di sette giorni di sciopero per difendere il diritto alla concertazione e per difendere la dignità e il ruolo fondamentale del lavoro giornalistico all'interno di qualsiasi impresa editoriale. I Cdr del Gruppo Espresso Repubblica denunciano con forza - in una nota - il rifiuto dell'azienda di aprire qualsiasi negoziato con la rappresentanza sindacale, applicando unilateralmente un'interpretazione, contestata dallo stesso Sindacato nazionale dei giornalisti, dell'art. 34 del Contratto nazionale di lavoro sui poteri negoziali dei "Coordinamenti". Rifiuto al negoziato che ha già portato il Cdr di Repubblica, in seguito alla sospensione delle sostituzioni per malattia lunga adottato dall’azienda, a proclamare sette giorni di sciopero consecutivi, decisione senza precedenti nella storia del Gruppo Espresso. La situazione non è migliorata dopo le dichiarazioni di Carlo De Benedetti. I sette giorni di sciopero a Repubblica - ha detto - rappresentano "un fatto senza precedenti" e una "situazione che evidentemente ci amareggia, ma è altrettanto evidente che non possiamo accedere alle richieste di trattare il terzo livello di contrattazione". Per il presidente del gruppo Espresso Repubblica "di fronte a cambiamenti strutturali ed epocali, bisogna introdurre elementi che mettano le aziende in condizioni di reagire prontamente alle mutazioni del mercato. Pensiamo che si debba ridurre la progressività automatica degli aumenti dello stipendio, una cosa che non hanno nemmeno i magistrati". Il sindacato dei giornalisti continua a dichiarare la propria disponibilità a discutere dei cambiamenti strutturali ed epocali del mondo dell’informazione e delle conseguenze che questi hanno sul nostro mestiere. Ma rifiuta ogni resa senza condizioni, come vorrebbe De Benedetti, e ogni tentativo di delegittimare il sindacato sia a livello nazionale sia aziendale, impegnato a difendere la dignità anche economica di chi lavora dentro e fuori le redazioni italiane. Giovanni Russo Spena (Prc): “L’atteggiamento del gruppo Caracciolo insostenibile” 19/04/07 "L'atteggiamento degli editori, e in particolare del gruppo Caracciolo, è insostenibile. I giornalisti di Repubblica stanno scioperando perché l'editore ha unilateralmente e improvvisamente abolito le sostituzioni per le malattie lunghe, sottraendo anche questo minimo spiraglio di uno stipendio decente e dei contributi Inpgi a quei collaboratori che, non essendo assunti, sono soggetti a uno sfruttamento selvaggio''. Lo afferma il capogruppo Prc al Senato, Giovanni Russo Spena. ''E' chiaro che c'è un preciso disegno dell'editoria italiana per abolire la contrattazione e per mantenere il sottobosco di lavoro precario così com'è - continua l'esponente del Prc - Esprimendo la nostra piena solidarietà ai giornalisti in sciopero chiediamo al governo che intervenga nella vertenza". (ADNKRONOS) Caso "Repubblica", Belisario (Idv): "Intervenga il Governo" 17/04/07 ''Dare ai giornalisti cio' che e' doveroso significa salvare la democrazia''. Ad affermarlo e' Felice Belisario, coordinatore nazionale organizzativo di IdV, a sostegno dello sciopero indetto dai giornalisti di Repubblica ''Questa protesta prosegue Belisario - a tutela della dignita' di una professione fondamentale per la liberta', e' la dimostrazione che bisogna intervenire, trasformando in fatti quelle che fino ad ora sono solo parole. Le denunce dei giornalisti del gruppo L'espresso sono gravissime. Italia dei Valori esprime loro la piu' sentita solidarieta' e invita il Governo a intervenire con decisione nella questione del rinnovo del contratto, per salvare la democrazia nei luoghi di lavoro, per ridare dignita' ad una professione che la merita. Perchè - conclude Belisario - una informazione libera e' alla base della liberta' del Paese''. (ANSA)