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Editoria 07 Ago 2013

Siddi: “Dopo il Senato, il Parlamento decida azioni concrete Intesa Governo-parti sociali utile per fronteggiare la crisi”

Dopo aver partecipato alla riunione indetta dal Sottosegretario all'Editoria, on. Giovanni Legnini, conclusa con l'intera delle parti sociali sugli interventi a sostegno dell'Editoria, il segretario della Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: ''Prendiamo atto con soddisfazione che finalmente matura un esercizio di comune responsabilità tra istituzioni e parti sociali per affrontare la crisi dell'editoria e del lavoro nel settore, strategico per Il rilancio del paese''. L'intesa siglata tra la parti sociali ed il governo è uno strumento utile a disposizione del Parlamento affinché vengano adottate rapidamente misure per rilanciare il sistema e assicurare la protezione sociale alle componenti in maggiore sofferenza, favorendo start-up innovative e ingresso di nuove professionalità.

Dopo aver partecipato alla riunione indetta dal Sottosegretario all'Editoria, on. Giovanni Legnini, conclusa con l'intera delle parti sociali sugli interventi a sostegno dell'Editoria, il segretario della Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: ''Prendiamo atto con soddisfazione che finalmente matura un esercizio di comune responsabilità tra istituzioni e parti sociali per affrontare la crisi dell'editoria e del lavoro nel settore, strategico per Il rilancio del paese''. L'intesa siglata tra la parti sociali ed il governo è uno strumento utile a disposizione del Parlamento affinché vengano adottate rapidamente misure per rilanciare il sistema e assicurare la protezione sociale alle componenti in maggiore sofferenza, favorendo start-up innovative e ingresso di nuove professionalità.

La proposte della Fnsi ha contribuito in modo incisivo all'accordo e diamo di ciò atto al sottosegretario all'editoria, onorevole Giovanni Legnini, di avere svolto un'azione di ricognizione, raccordo e promozione significativa.
L'obiettivo urgente ora è di trovare entro i prossimi due mesi le risorse fresche necessarie per sostenere il progetto delineato". (ROMA, 06 AGOSTO – ANSA)

EDITORIA: SIDDI (FNSI), INTESA STRUMENTO UTILE. ORA RISORSE

"Prendiamo atto con soddisfazione che finalmente matura un esercizio di comune responsabilità tra istituzioni e parti sociali per affrontare la crisi dell'editoria e del lavoro nel settore, strategico per Il rilancio del paese". Lo dice, dopo aver partecipato alla riunione indetta dal sottosegretario all'Editoria, Giovanni Legnini, il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi.
"L'intesa siglata oggi tra la parti sociali ed il governo - prosegue - è uno strumento utile a disposizione del Parlamento affinché vengano adottate rapidamente misure per rilanciare il sistema e assicurare la protezione sociale alle componenti in maggiore sofferenza, favorendo start-up innovative e ingresso di nuove professionalità".
"La proposte della Fnsi hanno contribuito in modo incisivo all'accordo e diamo di ciò  atto al sottosegretario all'editoria, onorevole Giovanni Legnini, di avere svolto un'azione di ricognizione, raccordo e promozione significativa", rivendica Siddi.
"L'obiettivo urgente - conclude - ora è di trovare entro i prossimi due mesi le risorse  fresche necessarie per sostenere il progetto delineato".  (ROMA, 6 AGOSTO - AGI)

EDITORIA: SIDDI, PREPENSIONAMENTI MA CON NUOVA OCCUPAZIONE

Il settore dell'editoria è un settore sempre più in asfissia, in debito di ossigeno, ovvero di risorse finanziarie per risalire il pozzo della crisi. Un intervento immediato nella misura di 50 milioni sarebbe già un grosso passo avanti, insieme all'obiettivo di riaprire il mercato del lavoro giornalistico attraverso un meccanismo combinato che leghi il ricorso ai prepensionamenti (elevando però l'età anagrafica e contributiva) a nuova occupazione, ed anche ad ammortizzatori sociali. Lo dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, commentando all'AGI l'intesa anticrisi raggiunta ieri tra le parti sociali e d'impresa e il sottosegretario con delega all'editoria, Giovanni Legnini.
L'accordo di ieri costituisce la cornice, un documento generale per l'emergenza all'interno di una riforma complessiva che verrà dopo, "e coinvolge per la prima volta tuta la filiera dell'editoria - sottolinea Siddi - dopo due mesi di confronto. E adesso infatti occorre guardare ai contenuti, ovvero "gettare le basi per un intervento normativo. Possono essere 3-4 articoli oppure uno solo con una serie di commi, da inserire nella prossima legge di stabilità.
Ci sono già bozze di norme, adesso si tratta di mettere nero su bianco". Siddi parla di "misure sempre più urgenti, perché sta boccheggiando tutto il sistema, e se vogliamo salvaguardarlo e farlo ripartire bisogna parlare di sviluppo, innovazione, start up, ripartizione del credito agevolato".  
L'ipotesi è di poter disporre di 50 milioni annui per un triennio. Il capitolo ristrutturazioni aziendali è ovviamente quello più delicato ed anche quello verso cui è maggiore l'attenzione della categoria giornalistica, essendone investita in pieno. E il "rifinanziamento della 416, pensando però a contestuale nuova occupazione, quindi un sostegno sociale (contratti di solidarietà e cassa integrazione)" è un passaggio chiave.
Oggi gli ammortizzatori sociali - come i contratti di solidarietà e la cassa integrazione – pesano sulle casse dell'Inpgi, e il numero sempre più elevato "sta mettendo a dura prova i conti dell'istituto, e solo quest'anno si prevede già una forte passività", spiega Siddi. Quindi c'è esigenza dell'intervento dello Stato per alleviare questi carichi e introduca concessioni pubbliche alla contribuzione. E quanto ai prepensionamenti, il segretario della Fnsi ribadisce quanto il sindacato sta sostenendo da tempo: elevare l'età anagrafica minima a 60 anni, dagli attuali 58, e l'anzianità contributiva minima a 23 anni, dagli attuali 18, e questo significherebbe anche assicurare un più lungo apporto di figure professionali che a differenza del passato non si ritroverebbero molto prima del tempo messi fuori dal mondo del lavoro. Per ora non si fanno cifre, non vengono fornite indicaizoni sul quanto e sul quando di una nuova 416 per l'editoria. Di certo al momento sono pendenti 71 richieste per altrettanti giornalisti e per le quali si attende l'ok al prepensionamento da parte del ministero competente, e si parla di un numero di persone più o meno simile per il quale si prova a percorrere la stessa strada, anche se le risorse non ci sono, ovvero nessuno ha detto che saranno disponibili. In più ci sono 1500 tra cassintegrati e persone per le quali sono stati attivati contratti di solidarietà in aziende editoriali.
"Dobbiamo fare in modo che si eviti il tracollo e l'impoverimento dello strumento dell'informazione - dice Siddi - e proiettarlo invece in un quadro più ampio in cui lo Stato si preoccupi, senza per questo invadere il campo, di considerarlo un settore industriale che produce un bene collettivo, a cominciare dal pluralismo". (ROMA, 7 AGOSTO - AGI)

IMPORTANTE INTRODURRE LE PRIME MISURE NEL DECRETO LEGGE “DEL FARE”

SIDDI: “DOPO IL SENATO, IL PARLAMENTO DECIDA AZIONI CONCRETE LA RISOLUZIONE APPROVATA NON PUÒ RESTARE SOLO UN AUSPICIO”

IL RISCHIO DI IMPOVERIRE GRAVEMENTE IL PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE

“L’imminente pausa estiva non può far finire nell’indifferenza i gravi problemi dell’editoria, le difficoltà dei processi di trasformazione industriale, l’acutezza raggiunta da una crisi che colpisce l’occupazione come mai accaduto finora, fino a rischiare di impoverire gravemente qualità e forza del pluralismo dell’informazione. Non può restare, perciò, solo un auspicio la risoluzione approvata ieri dalla Commissione Affari istituzionali del Senato a favore di misure urgenti di sostegno alla ripresa, all’innovazione, all’occupazione e per la salvaguardia del diritto d’autore.
Sarebbe importante introdurre le prime misure già nel cosiddetto decreto legge “del fare”. In questi giorni la Fnsi dispiegherà ancora ogni sua energia perché si acceleri sul piano degli interventi necessari e qualificanti di una nuova politica per l’editoria e per il lavoro. Lo ribadirà nell’incontro fissato per il 6 agosto prossimo dal Sottosegretario all’editoria, Giovanni Legnini, che ha assunto iniziative apprezzabili per affrontare l’emergenza e per delineare un nuovo quadro condiviso di riferimento.
L’atto di indirizzo del Senato ha un valore politico che deve, perciò, tradursi ora in Parlamento in atti concreti sul piano della legislazione economica e finanziaria”. ROMA, 2 AGOSTO

@fnsisocial

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