Siddi: "Le nomine a casa Berlusconi rappresentano una caduta di stile"

''Una caduta di stile, che mette in discussione il ruolo di presidente e direttore generale della Rai, appena nominati''. Franco Siddi, il segretario generale della Fnsi, ha commentato cosi' la riunione a Palazzo Grazioli, e le nomine Rai, dal palco del convegno che ha concluso la due giorni bolognese che ha celebrato i 100 anni del sindacato dei giornalisti, che ebbe vita il 18 aprile 1909 proprio a Bologna

''Ci sono cose che ci lasciano soddisfatti, come i 20 milioni che questo governo ha stanziato per il welfare giornalistico - ha detto Siddi - e cose che ci lasciano insoddisfatti. E' da 30 anni che diciamo che la politica deve abbandonare la Rai, che in quanto servizio pubblico deve garantire tutti e l'intera opinione pubblica. Non e' normale che le nomine vengano decise a casa del presidente del Consiglio. Lo abbiamo detto ieri, ai tempi di D'Alema e di Prodi, lo diciamo oggi con Berlusconi. Col quale poi il problema aumenta, visto il suo ruolo nel mondo televisivo. E proprio poco dopo le nomine di presidente e direttore generale Rai, che sono quelli che dovrebbero decidere. E' una questione cruciale della nostra democrazia. La Fnsi sta con i cittadini, non con i Principi. Oggi piu' che mai il re e' nudo''. Il presidente della Fnsi, Roberto natale, ha aggiunto: ''Tutto cio' chiama in causa la credibilita' di presidente e direttore generale Rai. Se non discutono queste scelte vuol dire che ci sono due stipendi di troppo a viale Mazzini''. (ANSA)