“La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha inviato al Sindacato Nazionale dei Giornalisti britannici (NUJ) un messaggio di solidarietà ai colleghi inglesi e all’intero popolo della Gran Bretagna per il gravissimo attacco terroristico di stamane a Londra.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha inviato al Sindacato Nazionale dei Giornalisti britannici (NUJ) un messaggio di solidarietà ai colleghi inglesi e all’intero popolo della Gran Bretagna per il gravissimo attacco terroristico di stamane a Londra. I giornalisti italiani ribadiscono con forza la loro opposizione a qualunque forma di terrorismo o violenza, che non possono avere alcuna giustificazione. Colpire cittadini inermi è un atto vile che trova la condanna del mondo civile. In questo momento deve essere garantita la massima informazione su quanto sta accadendo e non sono perciò tollerabili ipotesi di limitazione della circolazione dei giornalisti e iniziative di censura, in Gran Bretagna, in Italia oppure in qualunque altro Paese del mondo. Il più grande regalo che può essere fatto al terrorismo internazionale sarebbe di far venir meno le elementari regole di democrazia e tolleranza”. Il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, riunito a Roma nei giorni 7 e 8 luglio 2005, esprime profonda amicizia alla Gran Bretagna e piena solidarietà al suo popolo, colpiti dal gravissimo attentato terroristico di Londra. Il Consiglio Generale degli Italiani all'estero è vicino ed esprime cordoglio alle famiglie delle vittime di un atto di barbarie che non ha giustificazione e che condanna con sdegno. Il Cgie, con le espressioni rappresentative degli italiani in Gran Bretagna e nel mondo e con a coerente iniziativa istituzionale, si sente ancora più impegnato a promuovere la cultura della democrazia, della solidarietà e della pace delle società libere e aperte. Invita, perciò, la rappresentanza diplomatica e il Comites di Londra a farsi interprete attivo presso i nostri connazionali che vivono a Londra e nella Gran Bretagna di questi sentimenti e di queste attività e a rendere onore alle vittime innocenti.