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Fnsi 15 Set 2005

Stati Generali, la Fnsi proclamerà altri sei giorni di sciopero entro la prima decade di dicembre. L'Assemblea esprime grave preoccupazione per il clima di ostilità del mondo politico contro il giornalismo libero e indipendente

“L’Assemblea degli Stati Generali del Sindacato dei Giornalisti approva la relazione del Segretario Generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi e dà mandato alla Giunta federale di attuare, entro la prima decade di dicembre tutte le 7 giornate di sciopero della categoria proclamate nello scorso mese di maggio.

“L’Assemblea degli Stati Generali del Sindacato dei Giornalisti approva la relazione del Segretario Generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi e dà mandato alla Giunta federale di attuare, entro la prima decade di dicembre tutte le 7 giornate di sciopero della categoria proclamate nello scorso mese di maggio.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: L’Assemblea degli Stati Generali ha approvato il seguente ordine del giorno: “L’Assemblea degli Stati Generali del Sindacato dei Giornalisti approva la relazione del Segretario Generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi e dà mandato alla Giunta federale di attuare, entro la prima decade di dicembre tutte le 7 giornate di sciopero della categoria proclamate nello scorso mese di maggio. L’Assemblea invita la Giunta della Fnsi ad attuare tutte le iniziative di informazione e di confronto interno, a cominciare dalle Assemblee regionali e aziendali, per denunciare la gravissima situazione dei negoziati contrattuali con la Federazione degli Editori Fieg, l’Associazione delle emittenti radiotelevisive locali Aeranti-Corallo e l’Agenzia per la contrattazione nel pubblico Impiego Aran. L’Assemblea invita la Giunta a valutare in piena autonomia le date e le modalità degli scioperi, in relazione anche all’esito dell’incontro con la Fieg fissato per giovedì prossimo 22 settembre, con l’obiettivo, laddove sia possibile, di realizzare giornate consecutive di astenzione dal lavoro che assumano la forma del black out dell’informazione, coinvolgendo pertanto contemporaneamente tutti i settori produttivi. La Giunta potrà valutare l’opportunità di azioni urgenti che coinvolgano gli organi di informazione nel rispetto della legge di regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici e quindi nella Rai, alla quale vanno legate le agitazioni nel settore dell’emittenza. L’Assemblea degli Stati Generali del Sindacato invita tutte le colleghe e i colleghi, compresi i precari, i disoccupati, i freelance e i pensionati, a mobilitarsi contro l’attacco frontale mosso dal sistema delle imprese ai contratti dei giornalisti e, di conseguenza, al sistema dell’autogoverno etico, previdenziale ed assistenziale della categoria. L’Assemblea dà mandato alla Segreteria della Fnsi di mettere a punto con le strutture della comunicazione del Sindacato dei Giornalisti, a cominciare dai responsabili del sito internet e di tutti gli strumenti di comunicazione della categoria, un documento chiaro e trasparente da diffondere nei prossimi giorni e che consenta a tutti i cittadini, alle colleghe e ai colleghi di riflettere sulla posta in gioco nei rinnovi contrattuali. L’Assemblea degli Stati Generali invita inoltre la Segreteria a informare quanto prima le Istituzioni, i poteri dello Stato e il mondo politico della gravità della situazione dell’informazione del Paese sia per quanto riguarda l’insufficienza del quadro legislativo sia per quanto attiene l’attacco all’autonomia dei giornalisti. L’Assemblea rivolge infine un appello a tutte le colleghe e a tutti i colleghi perché partecipino massicciamente ad un duro programma di iniziative di sciopero, al quale la Fnsi è costretta dall’atteggiamento di netta chiusura delle controparti. Il Sindacato ha bisogno in questo grave momento di una adesione disciplinata alle lotte perché è in gioco il presente e il futuro della nostra professione”. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “L’Assemblea degli Stati Generali del Sindacato dei Giornalisti esprime grave preoccupazione per il clima di insofferenza e di ostilità che si sta manifestando nel mondo politico contro il giornalismo libero e indipendente. In particolare, negli ultimi tempi, i punti di maggiore attacco sono rappresentati dal disegno di legge governativo sulle intercettazioni (tuttora insoddisfacente nonostante la marcia indietro sulle manette), dalla legge sul riordino del sistema giudiziario (la censura nelle mani delle Procure) e dall’affossamento della riforma della diffamazione e delle querele. Libertà di stampa e diritto di cronaca vengono sempre più colpiti in nome di una presunta difesa dei cittadini da fantomatiche prevaricazioni degli organi di stampa. L’Assemblea rivendica i valori della correttezza professionale ed etica della categoria, su cui è chiamato a vigilare l’Ordine dei giornalisti, e del cui operato risponde davanti ai codici. Pertanto gli Stati Generali e la Conferenza dei Cdr accogliendo le sollecitazioni provenienti anche dall’Unione Cronisti, sostengono le legittime ragioni professionali non solo dei cronisti ma di tutti i giornalisti e a chiamare la categoria alla mobilitazione contro le misure liberticide nell’ambito del pacchetto di scioperi già indetto e della Vertenza informazione proclamata dal Congresso di Saint Vincent e dall’ultimo Consiglio Nazionale”.

@fnsisocial

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