L'Associazione Stampa Toscana ha raggiunto un'intesa con la Regione Toscana per quanto riguarda la tutela sanitaria dei giornalisti impegnati in prima linea nella cronaca quotidiana dell'emergenza coronavirus. «Questo – annuncia l'Assostampa – sulla base della convinzione, assieme alla Federazione nazionale della Stampa italiana, che tale tutela, oltre a fornire un presidio di sicurezza per i colleghi interessati, sia fondamentale per garantire continuità all'informazione, mai come ora servizio pubblico essenziale, riconosciuto anche dal governo, e antidoto decisivo contro fake news e strumentali allarmismi».
Per sottoporsi ai test basta rivolgersi direttamente ai 40 laboratori indicati dalla Regione, e dislocati in tutta la Toscana, senza bisogno di inviare elenchi all'Ast, come comunicato in precedenza dalla stessa Assostampa. «Ringrazio la Consulta sindacale, i Cdr, i fiduciari di redazione e la Commissione lavoro autonomo per la disponibilità dimostrate, ma i collaboratori stretti del presidente Enrico Rossi hanno spiegato che al momento della stesura dell'ordinanza è stato considerato più pratico permettere a tutte le categorie di lavoratori interessati prendere contatto diretto con i laboratori che effettueranno, del tutto gratuitamente, i test», precisa il presidente Bennucci.
L'ordinanza riguarda i cronisti (anche radiofonici e televisivi, nonostante un refuso nell'ultima stesura), i fotoreporter, i telecineoperatori e anche coloro che possono essere esposti al rischio contagio dovendo stare in redazione e quindi a contatto con altri.
«Ribadisco e sottolineo – conclude Bennucci – che questa opportunità non deve e non dovrà trasformarsi in un diritto generalizzato di categoria, bensì va considerata e apprezzata soltanto come un giusto screening su chi potrebbe essere effettivamente contagiato e a sua volta contagiante, nell'ambito e nello spirito del piano di emergenza di sanità pubblica presentato dalla Regione Toscana. Gli uffici Ast restano a disposizione per eventuali chiarimenti e informazioni».