“In merito a quanto pubblicato oggi da un quotidiano su partecipazioni a futuri scioperi della redazione de l’Unità, il Cdr de l’Unità in accordo con gli organi nazionale del Sindacato, l’Associazione Stampa Romana e l’Associazione Stampa Lombarda, vuole puntualizzare, in modo definitivo, quanto segue:
1. Il Sindacato de l’Unità per sua storia e tradizione rispetta e segue le decisioni della Fnsi. 2. L’esercizio del diritto di sciopero è il principale valore della redazione de l’Unità e costituisce un limite invalicabile nei rapporti tra redazione, Cdr e azienda. Pertanto il CdR de l’Unità ribadisce la più totale adesione alle iniziative di lotta in questa difficile vertenza contrattuale che saranno ulteriormente decise dalla Fnsi, così come è stato fatto con tutte le iniziative precedenti . In gioco ci sono i diritti presenti e futuri di tutti i giornalisti e la libertà di stampa. Noi de l’Unità siamo in prima linea in questa battaglia”. L'Amministratore delegato della Nie (societa' editrice del giornale "l'Unita'") Giorgio Poidomani smentisce, con una lettera aperta inviata al direttore del quotidiano economico Franco Bechis, l'articolo di apertura del suo giornale dal titolo "Compagni, si va in edicola. Appello dell'a.d. dell'Unita': smettete di scioperare,, o si va a ramengo". "Vengo ai fatti - scrive Poidomani - per comunicarLe che nel titolo e nel testo dell'articolo Lei interpreta le mie intenzioni travisandole completamente". "Il mio auspicio - prosegue l'amministratore delegato dell'Unita' - viceversa e' che cessino le ragioni degli scioperi, ovvero che venga finalmente sottoscritto un equo contratto. La posizione di NIE a proposito della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti e' chiaramente espressa in un comunicato del Consiglio di amministrazione di NIE pubblicato su l'Unita' il 17 novembre scorso nella quale, in sostanza, "NIE giudica eccessive le richieste della FNSI in un momento difficile per l'editoria ma trova irragionevole la rigidita' della FIEG. Le conseguenze di questa situazione gravano in modo maggiore sui piccoli giornali d'opinione, in primis su l'Unita'. La mia lettera ad Antonio Padellaro ribadiva questo atteggiamento mettendo anche in evidenza dichiarazioni assolutamente contraddittorie". (AGI)