Le autorità iraniane hanno annunciato la chiusura del giornale governativo “Iran” dopo le proteste della comunità azera, offesa da una vignetta.
La vignetta, pubblicata venerdì scorso, ritrae un ragazzino intento a parlare in persiano a uno scarafaggio. Lo scarafaggio risponde in azero: “Cosa hai detto?”. La lingua degli azeri, originari dell’Azerbaigian, è molto diffusa nel nord dell’Iran. Dopo la pubblicazione della vignetta, la polizia ha dovuto intervenire con il lancio di lacrimogeni per allontanare la folla di azeri che nella città di Tabriz voleva dare l’assalto al giornale. Altre dimostrazioni sono avvenute ad Urmia, Ardebil, Mianeh e Zanja, città dell’Azerbaigian iraniano. Sebbene la chiusura di giornali riformisti in Iran sia pratica comune – circa 200 pubblicazioni sono state sospese negli ultimi cinque anni - è la prima volta che il governo interviene su un quotidiano di proprietà dello Stato. Le autorità hanno stabilito la chiusura di “Iran” a tempo indeterminato, precisando nella motivazione che il giornale “ha pubblicato materiale offensivo e discriminatorio”. Il vignettista e il direttore della testata sono stati arrestati. L’etnia azera costituisce circa il 25 per cento della popolazione iraniana ed è il secondo gruppo dopo i persiani. (Astro9colonne)