L’emittente crotonese Esperia Tv licenzia altre due giornaliste: appresa verbalmente dall’azienda l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al 50%, Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti avevano chiesto di essere assistite dal Sindacato dei giornalisti della Calabria che annuncia battaglia: “Venerdì 24 luglio incontreremo il Prefetto, Vincenzo De Vivo, insieme all’amministratore delegato dell’azienda e alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli amministrativi”.
Due nuovi licenziamenti a Esperia Tv, l’emittente locale
crotonese ormai nota per le forti difficoltà – definiamole così – a relazionarsi
con i propri dipendenti. Di pochi giorni fa la sentenza del tribunale di
Crotone che ha condannato l’azienda a reintegrare la giornalista Rossana
Caccavo; di poco precedente la presa di posizione del Sindacato della Calabria
che contestava la sospensione da lavoro e stipendio imposta dalla proprietà ai
giornalisti che non accettavano di licenziarsi; di ieri, infine, la notizia dei
due nuovi licenziamenti.
“Un provvedimento – afferma il segretario del Sindacato Giornalisti della
Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi – chiaramente
ritorsivo nei confronti delle due giornaliste. Appresa verbalmente dall’azienda
l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al 50%, le
giornaliste Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti avevano, infatti,
semplicemente chiesto di essere assistite dal proprio sindacato, la Fnsi. Per
tutta risposta, non solo si sono viste negare un diritto garantito dalla
Costituzione, ma hanno ricevuto prima una email con sospensione immediata dal servizio
e dallo stipendio e successivamente la lettera di licenziamento”.
“Le motivazioni del comunicato recesso – scrive l’azienda alle due giornaliste
– consistono nella crisi economica e finanziaria aziendale che, alla stregua
degli incassi e proventi derivante dalla raccolta pubblicitaria, non consentono
il mantenimento dell’attuale forza lavoro, in quanto i costi di mantenimento
della struttura superano i ricavi e non è possibile far ulteriormente fronte
agli impegni di spesa con il finanziamento infruttifero da parte della
proprietà”.
La determinazione del licenziamento, inoltre, sarebbe condizionata – secondo
quanto scrive la proprietà - dall’impossibilità di assegnare le giornaliste “ad
altre mansioni e/o occupazioni e dall’impossibilità di ricorrere ad
ammortizzatori sociali (Cigs in deroga), in assenza del verbale di adesione da
parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del patto regionale”.
“Affermazione, questa, completamente falsa – replica Parisi – in quanto Esperia
TV non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti, l’unico titolato a
rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo
ed iscritti al sindacato, alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati
stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale
d’intesa sindacale”.
“Del resto, che Esperia TV non abbia la minima cognizione delle più elementari
norme di diritto del lavoro – aggiunge il segretario del Sindacato della
Calabria – l’ha confermato la mail inviata nei giorni scorsi alle due
giornaliste con la quale venivano informate che ‘in attesa e fino a formale
provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di
lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento
di sospensione è con effetto immediato’”.
Metodi e comportamenti “di inaudita gravità” che hanno spinto il segretario del
Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, a chiedere al Prefetto di
Crotone “un autorevole intervento per l’urgente convocazione di un tavolo di
confronto, presso l’Ufficio Territoriale del Governo”.
Incontro che il prefetto Vincenzo De Vivo ha immediatamente convocato per
venerdì prossimo, 24 luglio, alle ore 12, con una comunicazione inviata
all’amministratore delegato di Esperia TV, alla Fnsi-Sindacato Giornalisti
della Calabria ed alle organizzazioni sindacali dei tecnici e degli
amministrativi, Cgil-Slc, Cisl-Fistel e Uilcom.
Convocazione che giunge all’indomani dell’incontro tra il prefetto De Vivo e
una delegazione del Sindacato Giornalisti della Calabria, formata dal
segretario Carlo Parisi e dai consiglieri regionali Rossana Caccavo e Raffaella
Salamina, nel corso del quale sono state ripercorse “tutte le tappe della
delicata vertenza che, con il trascorrere delle ore, non cessa di far emergere
ulteriori, gravissime, irregolarità”, riporta ancora Giornalistitalia.it.
Informato il prefetto della “diffida ad adempiere” inviata all’azienda dal
Sindacato Giornalisti della Calabria, che ha rilevato “l’assoluta illegittimità
del licenziamento delle giornaliste Bentivoglio e Marazziti”, Carlo Parisi ha
colto l’occasione per ribadire al dottor De Vivo l’importanza, in un territorio
come la Calabria, di garantire la presenza dello Stato nelle vertenze di
lavoro: “Da qualche anno, infatti – ha sottolineato il segretario del Sindacato
dei giornalisti – in Calabria soltanto le Prefetture riescono a colmare i vuoti
della politica, aiutandoci a risolvere delicate vertenze che hanno restituito
giustizia, fiducia e speranza ai cittadini che credono ancora nella legalità e
nella democrazia”. (Da www.giornalistitalia.it)