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La presidente dell'Aser, Serena Bersani
Associazioni 07 Set 2018

Aser: «Il governo riapra il tavolo sull'equo compenso»

Il direttivo dell'Assostampa interviene anche sulla questione dell'abolizione dell'Ordine dei giornalisti: «Non porterebbe alcun beneficio alle migliaia di precari che oggi operano in un mercato selvaggio mentre l'attuazione della legge 233 del 2012 porrebbe un positivo punto fermo a loro tutela», rileva.

«Si proceda a definire al più presto l'equo compenso nel lavoro giornalistico così come impone la legge 233 del 2012 (siamo nel 2018!) anziché parlare, come ha fatto il Sottosegretario all'Editoria, Vito Crimi, di abrogazione del nostro Ordine professionale, cosa, peraltro, neppure prevista dagli accordi che stanno alla base della formazione dell'attuale governo». È quanto chiede il Consiglio Direttivo dell'Associazione stampa dell'Emilia-Romagna.

«Dalla scomparsa dell'Ordine – prosegue l'Aser – non deriverebbe alcun beneficio alle migliaia di precari che oggi operano in un mercato selvaggio mentre l'attuazione della legge porrebbe un positivo punto fermo a loro tutela. L'Ordine va riformato non abrogato nel senso di rafforzarne ulteriormente la funzione deontologica ed i compiti di formazione della categoria allo scopo di elevare la qualità e la correttezza dell'informazione a tutela e garanzia dei cittadini».

La categoria, conclude il direttivo dell'Assostampa, «lo chiede da tempo, già nel passato sono state avanzate proposte. Tocca ora a chi può decidere, il Parlamento, scegliere la strada della riforma. Su questo terreno gli organismi di categoria sono disponibili al confronto».

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