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Giuseppe Fava (Foto: articolo21.org)
Associazioni 05 Gen 2017

Catania, il presidente Giulietti rilancia il tema delle querele temerarie: «Serve una legge che tuteli i giornalisti»

In Sicilia nel giorno del 33esimo anniversario dell'uccisione di Pippo Fava, il presidente della Fnsi torna sui temi della libertà  di informazione e sulla richiesta di concedere i benefici della legge Bacchelli a Riccardo Orioles. Con lui anche Claudio Fava, vicepresidente della commissione Antimafia.

«Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha confermato che intende entro gennaio avviare un tavolo di confronto sulle querele temerarie. Sarebbe la prima volta. Sarebbe necessario che nel Parlamento nascesse una legge dal basso». Lo ha ribadito il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, a margine dell’incontro organizzato a Catania da Ordine e Assostampa siciliani per ricordare i 33 anni dall’uccisione del giornalista antimafia Giuseppe Fava.

«Il punto di partenza – ha spiegato Giulietti – potrebbe essere la relazione approvata in commissione Antimafia e voluta dal vicepresidente Claudio Fava. Una legge che non coinvolgerebbe chi cerca di difendere in maniera sacrosanta la propria dignità, ma chi chiede ai cronisti milioni di euro in maniera temeraria al solo scopo di intimidirli».

Il presidente della Fnsi è poi tornato sulla recente polemica sorta intorno alle ultime esternazioni del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che ha accusato giornali e tg di essere i primi fabbricatori di notizie false nel Paese e proposto un giuria popolare per valutare il lavoro dei media.

«Sarebbe grave – ha detto Giulietti – se ci fossero silenzi e omissioni sulle affermazioni di Beppe Grillo sui giornalisti. Tribunali del popolo e ministri della "verità" hanno sempre fatto disastri perché in genere assolvono gli amici e condannano i nemici».

Sulla stessa linea anche Claudio Fava, secondo il quale «Beppe Grillo sogna un'Italia come l'attuale Turchia: vorrebbe essere Erdogan che i giornalisti li mette non solo alla gogna, ma in carcere».

Fava ha anche rilanciato la proposta di concedere i benefici della legge Bacchelli a Riccardo Orioles: «Una delle punte più alte e limpide del giornalismo italiano. Se oggi ci sono giornalisti con la schiena dritta – ha osservato – è anche grazie a lui».

Tema, quello dell’applicazione della legge Bacchelli al giornalista che con Pippo Fava fondò il mensile antimafia "I Siciliani", toccato oggi anche dal presidente del Senato, Pietro Grasso. «Qualche giorno fa – si legge sulla pagina Facebook del presidente Grasso – ho pubblicamente sostenuto la petizione che chiede di conferire a Riccardo Orioles i benefici previsti dalla legge Bacchelli: credo che sarebbe non solo un grande segnale di attenzione delle istituzioni verso un giornalista di grande spessore ma anche un bellissimo modo per ricordare concretamente Pippo Fava».

A conclusione dell’incontro il presidente Giulietti ha anticipato che il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha avuto nei giorni scorsi dei contatti con lo staff del premier Gentiloni per la consegna alla presidenza del Consiglio dei ministri delle firme, quasi 25mila, raccolte per Orioles tramite la piattaforma Change.org.

@fnsisocial

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