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Palazzo Montecitorio (Foto: Manfred Heyde via commons.wikimedia.org)
Vertenze 10 Set 2016

Editoria, la vicenda dei quotidiani Il Centro e La Città  arriva in Parlamento. Giornalisti ancora in sciopero a Pescara

Dopo lo sciopero dei giornalisti dei 18 quotidiani locali di Finegil e Agl, la vicenda della vendita dei quotidiani il Centro e la Città  arriva in Parlamento con un'interrogazione del deputato Gianni Melilla al premier Matteo Renzi. Martedì 13 settembre riunione in Fnsi con i Cdr e le Assostampa interessate. Intanto la mobilitazione prosegue con nuove astensioni dal lavoro.

Due giorni di sciopero con una mobilitazione che ha coinvolto i giornalisti di tutti i quotidiani locali del gruppo. Le attestazioni di solidarietà di Ordini e Associazioni regionali di stampa, di politici e amministratori locali. E ora una interrogazione del deputato Gianni Melilla (SI) al premier Matteo Renzi che porta la vicenda fino in Parlamento.

Tre giorni dopo l'annuncio della cessione dei due quotidiani locali da parte del gruppo l'Espresso, continua a tenere banco la vicenda de il Centro di Pescara e de la Città di Salerno. Con i giornalisti che, in attesa dell'incontro convocato per martedì 13 settembre nella sede della Fnsi con i Cdr e le Associazioni di stampa interessate, hanno intanto deciso di restare sulle barricate.

«Contro le modalità di cessione della testata da parte del gruppo Espresso – si legge sul sito internet del Centro – l'assemblea ha votato all'unanimità altri quattro giorni di protesta (poi ridotti a tre, ndr) da parte dei giornalisti (due da parte dei poligrafici) dopo lo sciopero di due giorni indetto mercoledì scorso, 7 settembre». (Qui il comunicato dei redattori del Centro).

«La Fnsi – era stato il commento a caldo del segretario generale Raffaele Lorusso – ritiene indispensabile avviare fin da subito un confronto con l'azienda sul piano industriale, del quale non si conoscono ancora i contenuti, oltre che sulle strategie di sviluppo e di rilancio delle singole testate e dell'occupazione. Non è infatti accettabile che le economie di scala connesse alle operazioni di aggregazione in atto nel settore editoriale si traducano in tagli all'occupazione e nella riduzione del pluralismo dell'informazione e dell'autonomia delle singole testate».

Che è poi quanto chiede nell'interrogazione parlamentare anche l'onorevole Gianni Melilla: «Il governo Renzi quali iniziative urgenti intende promuovere per salvaguardare la presenza dei due quotidiani Il Centro e La Città, in Abruzzo e a Salerno, e garantire cosi l'occupazione e la professionalità dei suoi lavoratori?», scrive il deputato di Sinistra Italiana.

«È necessario – conclude Melilla – che si sviluppi subito un confronto tra il gruppo Espresso Repubblica e le organizzazioni sindacali e condividere il progetto industriale, le garanzie professionali ed occupazionali e la salvaguardia del presidio informativo rappresentato da questi due quotidiani in Abruzzo e a Salerno. Le Istituzioni nazionali e locali devono garantire che un patrimonio prezioso di professionalità, cultura e libertà non venga distrutto per scelte economico-aziendali».

 

@fnsisocial

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