Si è svolto a Crotone l’incontro tra il Prefetto Vincenzo De Vivo e i sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil e Sindacato dei giornalisti della Calabria) chiamati a difendere i lavoratori di Esperia Tv, l’emittente locale che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane per le ultime decisioni prese nei confronti dei propri dipendenti. L’azienda non si è presentata all’incontro, ma il Sindacato dei giornalisti non demorde: “L’ufficio legale del Sindacato giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che persiste in comportamenti di inaudita gravità”, ha anticipato a fine incontro il segretario regionale Carlo Parisi.
Sindacato Giornalisti della Calabria, Cgil, Cisl e Uil hanno
incontrato il Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, per sottoporre
all’attenzione del rappresentante del governo la situazione degli ultimi
quattro lavoratori licenziati dall’emittente locale negli ultimi giorni.
Al tavolo mancava l’azienda, che in una missiva indirizzata al Prefetto ha
disconosciuto l’esistenza della vertenza, “quasi a voler sottolineare – come
riporta il sito Giornalistitalia.it – che la cacciata dei giornalisti Angela
Bentivoglio e Antonietta Marazziti, del tecnico Gianluca Basile e
dell’amministrativo Paolo Polimeni rappresenti un capitolo chiuso di un fatto
privato”.
“È evidente – ha detto il prefetto di Crotone – che l’azienda si è sottratta al
confronto, che non era altro che un tentativo di mediazione svolto nelle mie
funzioni di garanzia per la composizione dei conflitti sociali. Informerò il governo di questo comportamento. La posizione dell’azienda è legittima, ma non
comprensibile”.
Una posizione che non cambia, ad ogni modo, le intenzioni del Sindacato dei
giornalisti della Calabria, il cui segretario Carlo Parisi, componente della
Giunta Esecutiva Fnsi, rammentando
il secondo ko inflitto all’azienda sull’illegittimo licenziamento di Rossana
Caccavo, con tanto di condanna al pagamento di stipendi, contributi e spese
legali e reintegro della giornalista sul posto di lavoro, nel ringraziare il
Prefetto De Vivo per il suo “tempestivo, saggio, fermo e appassionato
interessamento”, ha infatti annunciato che “l’ufficio legale del Sindacato
giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti
illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che
persiste in comportamenti di inaudita gravità. Comportamenti – ha aggiunto
Parisi – che dovrebbero far riflettere seriamente quanti dovessero essere
tentati di rimpiazzare, a vario titolo, i colleghi licenziati, prestandosi ad
operazioni di sciacallaggio che saranno, naturalmente, denunciati agli
organismi competenti”.
Parisi, al tavolo prefettizio assieme alle giornaliste licenziate Angela
Bentivoglio e Antonella Marazziti, ai consiglieri regionali Rossana Caccavo e
Raffaella Salamina ed ai delegati Rolando Belvedere e Massimo Carlozzo, ha
ripercorso le tappe della vicenda, ribadendo che il licenziamento si configura
come un “provvedimento chiaramente ritorsivo nei confronti delle colleghe che
si sono giustamente rifiutate di firmare un accordo di cassa integrazione con
riduzione dell’orario del lavoro del 50% in violazione della legge perché
preteso senza l’avvio della procedura e in assenza del sindacato”.
Rifiuto al quale Esperia TV ha risposto con la grottesca mail che con la quale
l’amministratore delegato Marrelli intimava: “In attesa e fino a formale
provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di
lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento
di sospensione è con effetto immediato”. Mail seguita dalle lettere di
licenziamento contenenti, tra l’altro, la motivazione dettata
“dall’impossibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali (Cigs in deroga)”, falsamente
attribuita all’“assenza del verbale di adesione da parte delle organizzazioni
sindacali firmatarie del patto regionale”.
“Esperia TV – ha, infatti, ricordato Parisi – non ha mai inviato al Sindacato
dei giornalisti, l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con
contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato, alcun tipo
di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso,
ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”.
In piena sintonia con il Sindacato dei giornalisti, i sindacati confederali
Cgil, Cisl, Uil, che all’unisono hanno sottolineato che “l’assenza dell’azienda
denota la mancanza di rispetto dei confronti delle stesse organizzazioni
sindacali, dei lavoratori e anche del Prefetto”. Nel ringraziare il
rappresentante territoriale del Governo “per la celerità e la disponibilità”,
Cgil-Cisl-Uil hanno annunciato che, assieme alla Fnsi, si rivolgeranno “alle
autorità competenti (Magistratura, Tribunale del Lavoro, ecc.) per far valere
le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori impattati dalla scellerata
decisione aziendale di licenziare illegittimamente i quattro lavoratori”. (da www.giornalistitalia.it)