«Piena solidarietà ai colleghi del Mattino di Napoli, in stato di agitazione per la decisione dell'azienda di dismettere la storica sede della redazione, in via Chiatamone». La esprime Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, dopo l'annuncio dei giornalisti di essere pronti a ricorrere a tre giornate di sciopero contro l'imposizione dell'azienda di trasferire gli uffici del quotidiano.
«Non siamo di fronte ad una mera disputa di natura logistica – spiega Lorusso – né si può liquidare la reazione dei giornalisti come l'atteggiamento di chi vuole il posto di lavoro sotto casa. La scelta della sede di una redazione deve rispondere ad esigenze funzionali e produttive, avendo ben presenti il ruolo di un giornale ed il suo rapporto con il territorio».
Per questo, conclude il segretario generale della Fnsi, «è auspicabile che l'azienda rinunci a calare decisioni dall'alto e accetti il confronto con i giornalisti, la cui uniche preoccupazioni sono la qualità dell'informazione e il futuro del giornale».
Ieri la redazione, in stato di agitazione già da qualche giorno, aveva stigmatizzato le parole dell'amministratore delegato della Caltagirone Editore, Albino Majore secondo cui reazione dei giornalisti alla decisione di dismettere la storica sede del giornale sarebbe stata 'abbastanza fuori misura' e dettata da 'lamentazione ed eccessiva affezione al posto di lavoro', ricordando – di contro – che la questione principale che il Cdr, su mandato unanime dell'assemblea, ha posto all'azienda è anzitutto quella della sicurezza per i giornalisti.