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Vertenze 12 Nov 2018

Giornalisti Reuters in sciopero. Il sindacato al fianco dei colleghi

«Contrasteremo in tutte le sedi l'annunciato taglio occupazionale, perché è una scelta scellerata», commentano Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Associazione Stampa Romana.

Oggi Thompson Reuters Italia ha annunciato a sorpresa al Comitato di redazione un esubero di 16 giornalisti e la conseguente apertura della procedura di licenziamento collettivo. «Contrasteremo in tutte le sedi l'annunciato taglio occupazionale, perché è una scelta scellerata», commentano Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Associazione Stampa Romana.

«Il licenziamento di 16 giornalisti – proseguono – è un'iniziativa che, per il sindacato, non è in alcun modo giustificabile, soprattutto in un gruppo che in Italia ha sempre realizzato utili e ora accampa la volontà di 'riorganizzare' e di rendere più efficiente la propria struttura. Ma non è con il ricorso traumatico ai licenziamenti che si rendono più efficienti le redazioni. Oltre all'occupazione, è in gioco la qualità dell'informazione di un'agenzia storica e caratterizzata da grande competenza e specializzazione dei suoi giornalisti. Un altro duro colpo alla qualità del pluralismo dell'informazione nel nostro Paese».

Di seguito il comunicato sindacale del Comitato di redazione di Reuters Italia dopo l'assemblea che ha proclamato due giornate di sciopero.

COMUNICATO SINDACALE
L'assemblea dei giornalisti di Reuters Italia respinge come inaccettabile l'annunciato avvio da parte di Reuters News & Media Italia di una procedura di licenziamento collettivo per 16 giornalisti, pari a più di un terzo della redazione italiana.
Incomprensibile anche la motivazione dell'azienda, secondo cui i licenziamenti sarebbero necessari nel quadro di un piano di riorganizzazione e di efficientamento della struttura.
L'assemblea ritiene sproporzionata e immotivata questa decisione da parte di un gruppo che ha diffuso conti in utile, ha stanziato 2 miliardi dollari per potenziali acquisizioni, sta portando un programma di buyback e può contare – unico soggetto nel panorama mondiale dell'editoria – su ricavi certi per 325 milioni di dollari per 30 anni come parte di un accordo con il fondo Blackstone cui ha ceduto la divisione F&R.
L'assemblea dei giornalisti Reuters ha pertanto proclamato  lo stato di agitazione affidando al CDR un pacchetto di 5 giorni di sciopero, di cui i primi due da tenersi oggi e domani.
Chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento e l'apertura di un tavolo di trattativa per la gestione non traumatica di eventuali esuberi.
La produzione di notizie Reuters dall'Italia, in lingua italiana e inglese, è dunque sospesa nelle giornate di oggi e domani

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