L'Associazione stampa parlamentare stigmatizza «con forza quanto accaduto oggi davanti a palazzo Chigi. Ancora una volta il presidente del Consiglio Conte ha scelto di parlare con la stampa all'aperto, impedendo a giornalisti e operatori dell'informazione di lavorare in condizioni adeguate. Questo nonostante rassicurazioni di segno opposto arrivate dallo staff e dallo stesso presidente dopo un caso simile, avvenuto dieci giorni fa».
«Riteniamo incomprensibile e inaccettabile – sostiene l'Asp – che si continui a non ricorrere alla sala stampa di palazzo Chigi, spazio che consente a tutti di avere la massima agibilità e la possibilità di svolgere in modo corretto il nostro lavoro, che è innanzitutto quello di fare domande. Oggi, poi, al danno si è aggiunta la beffa, visto che diversi colleghi delle principali agenzie di stampa, peraltro accreditati permanentemente a palazzo Chigi. sono stati bloccati dentro la sala stampa proprio mentre il presidente Conte parlava fuori, senza quindi avere la possibilità di seguirlo. Torniamo a rivendicare con la massima determinazione che il lavoro giornalistico riguardante la presidenza del Consiglio, per la sua rilevanza istituzionale e democratica, possa svolgersi negli spazi e nei modi idonei ad assicurare un'informazione completa, ponderata e pluralista». (Ansa – Roma, 15 marzo 2019)