«Pieno sostegno e convinta solidarietà ai giornalisti di Messaggero di Roma, Mattino di Napoli e Gazzettino di Venezia, che hanno deciso di scioperare oggi, 31 marzo, contro il gruppo Caltagirone». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«La decisione dell’editore di trasferire ad altre società pezzi della filiera produttiva editoriale, smantellando qualifiche, mansioni e contratto nazionale di lavoro dei poligrafici – dicono i vertici della Fnsi – non può passare sotto silenzio. Con lo sciopero di oggi i giornalisti dei tre quotidiani del gruppo Caltagirone non intendono soltanto schierarsi al fianco dei poligrafici, ma vogliono anche richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità di salvaguardare e difendere l’informazione di qualità».
Un’esigenza che «non può passare attraverso la cancellazione di diritti fondamentali e tutele collettive in nome di non meglio precisate politiche aziendali volte al contenimento dei costi», commentano Lorusso e Giulietti.
Del resto, il settore editoriale è ancora duramente provato da una crisi di natura strutturale. «Pensare di poterne uscire da soli – concludono segretario generale e presidente – significa soltanto imboccare scorciatoie che porteranno inevitabilmente in un vicolo cieco. Le innegabili criticità di questa fase di profondi cambiamenti devono invece essere affrontate con una visione complessiva di sistema, che sappia coniugare efficienza e investimenti, senza la pretesa di mortificare il confronto con le parti sociali».
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