Prs editore non vuole cedere le sue testate al gruppo Cairo, ma annuncia che entro fine anno interverrà sul corpo redazionale per ridurre i costi di gestione. La notizia allarma il Comitato di redazione del gruppo milanese che rifiuta con forza i tagli e chiede, di concerto con l’Alg di aprire un tavolo di confronto ufficiale.
“Nell'incontro urgente richiesto dal Comitato di
redazione, Prs editore ha smentito categoricamente (anche con un comunicato
ufficiale) ogni trattativa sulla cessione di testate a Cairo editore o ad altri
editori. Nel contempo ha però annunciato che entro fine anno interverrà sul
corpo redazionale di Visto e Novella 2000 per ridurre i costi di gestione, con
gli strumenti a sua disposizione a norma di legge. Escludendo a priori l'uso di
ammortizzatori sociali”. Così i Cdr del gruppo Prs danno notizia, in un
comunicato, della delicata situazione che i giornalisti delle redazioni
milanesi stanno vivendo in questi giorni.
“Questa inquietante comunicazione – prosegue la nota – è solo l'ultimo atto di
una gestione che purtroppo ha confermato molti dei timori manifestati dai
giornalisti ai tempi della cessione delle testate da Rcs a Prs editore. Va
ricordato infatti che Prs editore, il 1° agosto 2013, aveva acquisiti da Rcs
periodici le testate Visto, Novella, Ok Salute, Astra, oltre alle testate del
polo dell'enigmistica. Operazione per la quale Prs ha ottenuto da Rcs una
‘dote’ di circa 5 milioni di euro e che all'epoca fu accompagnata dall'annuncio
di piani di rilancio delle testate e dall'assicurazione del mantenimento
dell'occupazione anche al di là dei due anni di garanzia concordati durante la
trattativa di cessione. All'epoca l'azienda rifiutò con sdegno le illazioni di
chi invece riteneva che il passaggio delle testate fosse solo un modo per
‘rottamare’ giornalisti in esubero, compito a cui Prs in qualche modo si
prestava”.
“Le cose, però, sono andate diversamente. In questi due anni e mezzo – si legge
ancora nella nota del Cdr – le redazioni si sono impoverite, e sono state
ridotte ai minimi termini, ai limiti della capacità di funzionamento. I
colleghi usciti dall'azienda in modo volontario non sono mai stati sostituiti.
Non più tardi di tre mesi fa, l'amministratore delegato Federico Silvestri,
aveva comunque ancora garantito la continuità occupazionale all'interno del
gruppo. Negli ultimi giorni, invece, si sono verificati episodi inquietanti:
dalle ripetute voci di cessione di alcune testate, al licenziamento in tronco
del vicedirettore di Visto e Novella 2000, Giovanni Paoli, giustificato
esclusivamente da motivi economici. Per finire con la comunicazione di oggi,
che apre scenari preoccupanti alludendo in modo chiarissimo a una riduzione del
numero di colleghi a tempo indeterminato: possibili licenziamenti che vanno ad
aggiungersi all'esclusione di certezze per i giornalisti a tempo determinato,
oggi assolutamente indispensabili al normale funzionamento delle redazioni, tre
dei quali in scadenza di contratto proprio il 31 dicembre”.
“L'assemblea dei giornalisti di Prs – conclude quindi il comunicato del Cdr –
si oppone con forza a ogni taglio occupazionale in redazioni già ridotte
all'osso, e non esclude alcuna forma di mobilitazione per contrastare ogni
ipotesi aziendale che vada in quella direzione. Con l'assistenza dell'Associazione
Lombarda dei Giornalisti, l'assemblea dei giornalisti chiede quindi a Prs di
aprire immediatamente un tavolo di confronto ufficiale sui temi annunciati”.
Ai colleghi delle testate del gruppo Prs va la solidarietà della Alg, al loro
fianco in questo delicato momento.