Il quotidiano Il Romanista, unico giornale dedicato a una squadra di calcio in edicola 7 giorni su 7 e che compirà 10 anni a settembre, è in sciopero per la prima volta dalla sua nascita. Una protesta di 72 ore (3 giorni a partire da domani) - annuncia una nota - "contro la burocrazia ministeriale del Mise, ministero per lo Sviluppo Economico guidato da Federica Guidi".
La cooperativa I Romanisti - spiega il comunicato - "è in liquidazione coatta e di fatto non esiste più. La decisione, giusta, avrebbe previsto, come è stato stabilito per decreto ministeriale nel maggio e un mese dopo pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno, un commissario liquidatore. Ma il nominato si è dimesso solo pochi giorni senza dare una spiegazione. E i redattori del Romanista, senza stipendio da ben 22 mesi, non possono accedere alla cassa integrazione prevista in questi casi proprio per la mancanza di un "liquidatore" che si assuma le responsabilità proprie del decreto ministeriale".
Per il 30 luglio è fissato un appuntamento alla regione Lazio per avviare la cassa integrazione e un minimo di sostentamento.
"Ma - si preoccupano dal giornale - il silenzio del generale Agosto incombe, e quello ancora più grave e pesante del ministero per lo Sviluppo Economico è da mesi assordante. Chi vuole la scomparsa dei giornalisti del Romanista? Perché l'avvocato liquidatore Jacopo Marzetti si è dimesso subito dopo aver accettato l'incarico ministeriale fissato per decreto? Che interessi ci sono dietro?". (ROMA, 26 LUGLIO - ANSA)