Dopo due aste andate deserte, alla terza procedura di aggiudicazione, al termine di una gara con ripetuti rialzi, l'emittente toscana Italia 7, dichiarata fallita, è stata infine assegnata. «La nuova proprietà – spiegano, in una nota, l'Associazione Stampa Toscana e il Comitato di redazione della tv locale – è il gruppo che fa capo alla famiglia Sciscione. Ast e Cdr si sentono in dovere di ringraziare il curatore fallimentare, dottor Gino Mazzi che, d'intesa con il tribunale, ha deciso di proseguire l'attività della televisione nonostante le notevoli difficoltà gestionali e garantendo che, entro metà agosto, tutte le spettanze dei dipendenti per il periodo della curatela saranno corrisposte».
A questo punto, proseguono i rappresentanti dei giornalisti, «Ast e Cdr invitano la nuova proprietà a un incontro con all'ordine del giorno due temi fondamentali: la garanzia del posto di lavoro per tutti i dipendenti e la salvaguardia delle straordinarie capacità professionali che, indipendentemente dalle vicende societarie, hanno permesso a Italia 7 di raggiungere uno dei posti di vertice fra le emittenti private dell'Italia Centrale».
Il sindacato, a nome di tutti i dipendenti, ribadisce «la piena di disponibilità a collaborare per un completo rilancio dell'emittente stessa, chiedendo in cambio soltanto il rispetto delle regole. Del resto, vale la pena ricordare che l'Associazione stampa toscana si è recentemente battuta, al fianco della Regione, per sollecitare la pubblicazione della graduatoria ministeriale con i contributi per le emittenti commerciali.
Nessun problema, dunque, a sostenere anche le ragioni degli imprenditori, a patto che non si verifichino più situazioni come quella registrata la settimana scorsa a Grosseto, dove l'editore di Tv9, non solo ha preteso di avocare a sé prerogative di stretta spettanza del direttore, ma ha addirittura licenziato il fiduciario di redazione che aveva esposto il caso al sindacato. Il quale – conclude la nota – è stato quindi costretto a prendere tutti quei provvedimenti tesi a ripristinare legalità e giustizia».