L'assemblea dei redattori de La Stampa esprime la sua «ferma contrarietà» alla decisione della direzione e dell'azienda di trasferire otto colleghi dalla redazione di Roma a quella di Torino nell'ambito della riorganizzazione del lavoro in vista della partenza del "progetto digitale web first" fissata ai primi di marzo. È quanto si legge nel comunicato sindacale pubblicato venerdì 14 febbraio anche sul sito web del quotidiano.
«La mancata comunicazione ai singoli, la mancanza di un confronto sulle problematiche personali e professionali, rappresentano un fatto unico nella storia di un giornale come La Stampa che ha messo sempre al centro della produzione del giornale i suoi giornalisti, le loro doti e capacità professionali e umane», spiegano i giornalisti.
«L'azienda - prosegue il comunicato - nell'incontro col Cdr ha ribadito di essere interessata a perseguire la strada dei prepensionamenti (il che vuol dire niente straordinari), di voler compensare tutte le domeniche pagandole solamente al 55% e più in generale di voler introdurre ulteriori misure per il contenimento dei costi, ipotesi più volte respinte dalla redazione».
Per questi motivi l'assemblea, «esprimendo solidarietà ai giornalisti della redazione romana ed auspicando un cambiamento della linea e della strategia intrapresa da azienda e direzione con la consapevolezza che confronto e dialogo possano essere gli unici strumenti da utilizzare in un momento molto difficile per l'editoria e alla vigilia di un necessario cambiamento dell'organizzazione del lavoro che si annuncia complesso», respinge il piano prospettato dal direttore Maurizio Molinari proclamando con decorrenza immediata due giornate di sciopero nell'ambito di un pacchetto complessivo di cinque. Contestualmente annuncia lo sciopero delle firme a tempo indeterminato sia sulla carta sia sul web.