Piccoli editori licenziano: la dimensione non conta, resta l’aperta violazione dei diritti sindacali. Questa volta se ne è reso protagonista tal Massimiliano Carboni, amministratore unico dell’Ami (Agenzia Multimediale Italiana) che ha licenziato su due piedi due giornalisti della testata dei quali una è in malattia e l’altro è fiduciario sindacale.
Un provvedimento illegale che, per di più, arriva nel bel mezzo di un confronto col sindacato territoriale che, con senso di responsabilità, era alla ricerca di una soluzione per tenere insieme i diritti dei lavoratori e l’equilibrio dei conti aziendali.
Ma non basta, la decisione sa di beffa e di ritorsione, visto che colpisce due lavoratori che, come gli altri, da sei mesi non ricevono lo stipendio e che, in alcuni casi, vantano retribuzioni non corrisposte addirittura dal 2009.
L’Asr respinge questo atteggiamento ottusamente padronale che di fronte alle sacrosante ragioni dei giornalisti e alla disponibilità del sindacato, risponde con atti unilaterali che violano il contratto e le leggi.
L’Asr ha già dato mandato ai suoi legali di denunciare Carboni e l’Ami per comportamento antisindacale e tutelerà i diritti dei colleghi in tutte le sedi.