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Vertenze 15 Gen 2016

“Giornale dell'Umbria”, nuovo sciopero fino al 18 gennaio

Niente stipendi da novembre, nessuna garanzia per il futuro, né risposte dall’azienda alle sollecitazioni dei lavoratori: al termine dell’ennesima riunione di giornalisti e poligrafici a Cdr del “Giornale dell’Umbria”, Rsa, Cgil Umbria, Slc Cgil Umbria e Assostampa umbra non resta altro che decidere di proseguire nello stato di agitazione, dichiarando un nuovo sciopero che durerà fino a lunedì 18 gennaio.

Niente stipendi da novembre, nessuna garanzia per il futuro, né risposte dall’azienda alle sollecitazioni dei lavoratori: al termine dell’ennesima riunione di giornalisti e poligrafici a Cdr del “Giornale dell’Umbria”, Rsa, Cgil Umbria, Slc Cgil Umbria e Assostampa umbra non resta altro che decidere di proseguire nello stato di agitazione, dichiarando un nuovo sciopero che durerà fino a lunedì 18 gennaio.

Ancora un fine settimana di sciopero per i lavoratori del “Giornale dell’Umbria”. Lo annunciano Cdr, Rsa, Cgil Umbria, Slc Cgil Umbria e Asu in una nota congiunta al termine della riunione di oggi dell’assemblea del personale giornalistico e poligrafico del quotidiano.
“Riunione – scrivono le sigle sindacali – decisa in conseguenza dell'ennesima mancata comunicazione formale dell'azienda rispetto all'assemblea dei soci andata deserta per la terza volta e nel corso della quale si sarebbero dovuti individuare i percorsi o di ricapitalizzazione o di cessazione dell'attività aziendale”.
Di fronte al perdurante e totale silenzio da parte dell'azienda, l'assemblea del personale altro non ha potuto fare, dunque, che decidere per la prosecuzione dello sciopero fino a lunedì 18 gennaio, data in cui è stata riconvocata la stessa assemblea del personale che avrà il compito di assumere, in relazione ad eventuali decisioni ufficiali ormai irrinunciabili da parte dell'azienda, le determinazioni del caso.
“Il Cdr e la Rsa – conclude la nota – ricordano che a tutt'oggi non sono stati pagati gli stipendi di dicembre e che non sono state ancora fornite garanzie in merito alla prosecuzione dell'attività editoriale”.

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