Il presidio dei giornalisti del Sigim al Fortino Napoleonico di Ancona

Marche, si inasprisce la vertenza Sigim-Messaggero: saltato l'incontro con il direttore del personale Di Vincenzo

Si inasprisce la vertenza Sigim-Messaggero, dopo la decisione dell'azienda di non incontrare il sindacato regionale sul problema dell'azzeramento dei collaboratori, contestualmente alla chiusura dell'edizione marchigiana, a far data da oggi.

Il Messaggero, in occasione della presentazione della nuova edizione di Corriere Adriatico, sabato scorso, aveva chiesto al Sigim di rinunciare alla protesta, in atto all'ingresso del Fortino Napoleonico, a favore di un incontro annunciato questo pomeriggio.

L'azienda però non ha più convocato il Sigim, motivando il suo comportamento con l'eccessiva durezza del comunicato congiunto di Fnsi e sindacato regionale. «Visto l'atteggiamento dell'azienda – scrivono Federazione della stampa e sindacato marchigiano – appare chiara la volontà di non trovare soluzioni condivise e meno conflittuali possibile, preferendo la strada della contrapposizione».

Il Sigim, dal canto suo, pur mantenendo ampia disponibilità a riprendere il filo dei colloqui sulla sorte di 50 giornalisti collaboratori, ribadisce «il giudizio negativo sul comportamento dell'azienda che si è espressa in modo sprezzante sulla dignità professionale dei colleghi e auspica, in linea con la Fnsi, un'immediata ripresa del dialogo e un favorevole esito della trattativa. Se ciò non avverrà, il Sigim è pronto a ogni forma di iniziativa e a sostenere i collaboratori in ogni sede».