Grazie, grazie, grazie. Vogliamo ringraziare tutte e tutti per l'affetto vero e la vicinanza concreta che hanno accompagnato questi sei giorni, comprese le notti, di lotta. Una manifestazione straordinaria di solidarietà che prima ci ha sorpreso in senso positivo, e poi ci ha aiutato davvero a resistere, ad andare avanti compatti, strappando un primo risultato: il congelamento dell'avvio della procedura di licenziamento di tutti e otto i giornalisti del Messaggero di Sant'Antonio. Un risultato ottenuto insieme. Questa vertenza, che certo non è risolta, ci ha insegnato molto. Ci ha fatto riscoprire la forza che viene dalla condivisione dei valori come quello del lavoro inteso ancor prima che come fonte di sostentamento, come presidio di dignità e partecipazione, militanza sociale e sindacale.
Grazie, grazie, grazie. Alla Federazione nazionale della Stampa italiana che si è subito schierata al nostro fianco con l'Assostampa padovana, all'Ordine dei giornalisti, a tutte le associazioni di colleghi, l'Ucsi in primis, ai tanti Cdr, alle istituzioni religiose e civili – dal vescovo al sindaco di Padova, all'assessora regionale al Lavoro – a tutti i giornalisti d'Italia che hanno acceso un faro importantissimo sulla nostra vertenza che speriamo non venga spento.
Grazie, grazie, grazie. Agli altri lavoratori del Messaggero di Sant'Antonio – sono 91 in totale – che in forme diverse e fantasiose, ci hanno appoggiato fin dall'inizio, e alle cittadine e ai cittadini di Padova che ci hanno abbracciato e sostenuto, facendo capire, se ce ne fosse stato bisogno, che il Messaggero di Sant'Antonio è la Basilica del Santo, e che i frati sono la città di Padova, innanzitutto patrimonio comune e non solo di un Ordine.
Nessuno si salva da solo. E non ci possono essere giornali senza giornalisti.
Monica Andolfatto
Segretaria regionale Sindacato giornalisti Veneto
Giulia Cananzi
Fiduciaria di redazione del Messaggero di Sant'Antonio