I lavoratori di Mondadori France scendono in piazza contro l'ipotesi di cessione. «L'editore italiano Mondadori, controllato dalla famiglia Berlusconi, ha deciso di sbarazzarsi della sua filiale francese e si sta preparando a consegnarla al gruppo Reworld Media», denunciano i sindacati francesi.
«Mondadori France – proseguono – è la terza più grande casa editrice francese. Pubblica una trentina di titoli molto diversi: riviste centenarie che hanno milioni di lettori fedeli e che occupano un posto importante nel panorama culturale ed editoriale nazionale».
Nonostante questo, si legge ancora sul sito web della Snj Cgt, «l'editore italiano Mondadori ha deciso di sbarazzarsi della filiale francese con l'obiettivo di concentrarsi sul suo business più redditizio: pubblicare libri in Italia. Il problema è che il potenziale acquirente, Reworld Media, in realtà non è un vero editore. Ciò che gli interessa è trasformare i lettori in contatti profittevoli per gli inserzionisti, principalmente sui media digitali. In altre parole, la qualità editoriale, il rigore dell'informazione, la soddisfazione dei lettori sono l'ultima delle preoccupazioni di Reworld Media».
Nel 2014, ribadiscono i sindacati francesi, Reworld ha rilevato 8 riviste da Lagardère. Un anno dopo, il 90% dei dipendenti trasferiti era stato licenziato. Da allora, sono dei service a realizzare quelle riviste, che sono diventate semplici finestre commerciali su Internet, quando non sono scomparse. «Se si realizza la vendita a Reworld, 700 posti di lavoro e le collaborazioni di centinaia di freelance e precari saranno a rischio. Inoltre, dato il peso di Mondadori nella carta stampata, sarebbe l'intero settore, già scosso, a risentirne», incalzano i sindacati.
«Le autorità pubbliche – concludono Cfdt, Cgc, Cgt, Fo e Snj – devono farsi carico di questa vicenda. Tocca a noi spronarle ad intervenire. Non lasciamo che i nostri giornali e i nostri posti di lavoro vengano distrutti».