Anche il Comune di Sassari si schiera al fianco dei giornalisti della Nuova Sardegna, contro l’annunciata cessione del quotidiano da parte del gruppo Finegil. «In questi giorni – si legge in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale – la redazione de La Nuova Sardegna è impegnata in una dura azione di protesta contro l’annunciata cessione della testata sfociata in alcuni giorni di sciopero. Come hanno scritto in un comunicato congiunto l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Associazione Stampa Sarda non si tratta di un passaggio di poco conto, “non è semplicemente una fase complicata di una vicenda aziendale: è un capitolo nuovo, allarmante e per ora molto illeggibile nella vita di un giornale che da 125 anni rappresenta una voce determinante per l’opinione pubblica isolana”».
Una situazione di grave incertezza che «getta cupe ombre – prosegue il documento – non solo sul futuro lavorativo di molte persone, ma sul più generale e determinante valore del pluralismo dell’informazione in un momento in cui la nostra terra vive un momento di grave crisi economica e sociale ed ha bisogno di voci autorevoli come quella del giornale fondato da Pietro Satta Branca per raccontare le vicende della nostra isola e dare voce ai sardi. Ad un futuro incerto fa da contrappeso un passato glorioso da non disperdere a garanzia sia dei lettori, sia dei lavoratori dell’informazione».
Il Consiglio comunale di Sassari esprime quindi vicinanza ai giornalisti e alle maestranze della Nuova Sardegna, «per i quali si richiedono garanzie non formali sulla tutela del loro lavoro», e, nel condividere la protesta dei lavoratori e la loro preoccupazione, chiede al sindaco di attivarsi presso la Regione Sardegna «perché si impegni – conclude l’assemblea – affinché tutti i passaggi di questa vicenda avvengano alla luce del sole nell’interesse dei lavoratori, della democrazia nel nostro territorio e del pluralismo dell’informazione».