«Il Gruppo Caltagirone impone, ancora una volta, con una decisione unilaterale il taglio dei compensi ai collaboratori de Il Mattino, già sottopagati a fronte della qualità e della quantità di lavoro svolto quotidianamente per la testata online. Il metodo è sempre lo stesso, poche righe per dire che i compensi saranno ridotti e che è necessario sottoscrivere quello che diventa un nuovo contratto peggiorativo con clausola vessatoria implicita: prendere o lasciare».
A dare la notizia sono il segretario e la presidente della commissione Lavoro autonomo del Sugc, Claudio Silvestri e Laura Viggiano e il Cdr del Mattino.
«È inaccettabile – commentano – che il lavoro dei giornalisti venga mortificato in questo modo, soprattutto se si tratta di chi non ha tutele e potere contrattuale; peraltro senza che vi siano garanzie di un miglioramento futuro. Il profilo della dignità va difeso da tutti ed è importante che sia i colleghi dipendenti che i collaboratori facciano fronte comune per scongiurare l’ennesimo taglio a compensi da sfruttamento. È con investimenti sulla qualità e non con ulteriori tagli che si rilancia un'azienda sul mercato».