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Associazioni 18 Feb 2016

Omicidio-suicidio a Recanati, il sindaco impedisce a stampa e tv di partecipare alle esequie. Protestano Sigim e Gcm

Il primo cittadino di Recanati, Francesco Fiordomo, vieta a stampa e tv di partecipare alle esequie cittadine seguite all’omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità cittadina. Protestano Sigim e Gruppo cronisti marchigiani, che denunciano la gravità dell'ordinanza emessa dal sindaco: “Escludere la stampa dalla cerimonia in duomo e dall'accesso al cimitero – scrivono – rappresenta il tentativo maldestro di orientare la rabbia verso un nemico inesistente: i giornalisti”.

Il primo cittadino di Recanati, Francesco Fiordomo, vieta a stampa e tv di partecipare alle esequie cittadine seguite all’omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità cittadina. Protestano Sigim e Gruppo cronisti marchigiani, che denunciano la gravità dell'ordinanza emessa dal sindaco: “Escludere la stampa dalla cerimonia in duomo e dall'accesso al cimitero – scrivono – rappresenta il tentativo maldestro di orientare la rabbia verso un nemico inesistente: i giornalisti”.

“Non è compito di un sindaco, oltretutto giornalista pubblicista, impedire la presenza di stampa e tv alle esequie cittadine a chiusura di un angosciante fatto di cronaca”. Così Sindacato giornalisti marchigiani e Gruppo cronisti marchigiani denunciano “la gravità dell'ordinanza emessa dal sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, che ha vietato la presenza di giornalisti e tv ai funerali di Laura Paoletti e del figlioletto di sei anni”, si legge in una nota congiunta.
Il terribile omicidio-suicidio che ha sconvolto due famiglie e un'intera comunità cittadina “non può diventare - proseguono Sigim e Gcm - la leva per delegittimare preventivamente gli operatori dell'informazione e il loro difficile lavoro che proprio in queste situazioni richiede il massimo del tatto e l'assenza di ogni morbosità. Accogliere la richiesta delle famiglie, additando i media come ospiti indesiderati e quindi degni di cacciata preventiva, è una brutta pagina istituzionale che il sindaco di Recanati avrebbe dovuto risparmiare a una città già duramente colpita”.
I giornalisti marchigiani, “comprendendo lo strazio delle due famiglie, si uniscono al loro cordoglio ma rivendicano il diritto-dovere della stampa a seguire fino in fondo ogni fatto di cronaca. Anche quelli più dolorosi, mentre l'esclusione della stampa dalla cerimonia in duomo e dall'accesso al cimitero rappresenta – concludono Sigim e Gcm - il tentativo maldestro di orientare la rabbia verso un nemico inesistente: i giornalisti”.

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