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Vertenze 06 Dic 2017

Pagina99.it, la denuncia della redazione: «I collaboratori non vengono pagati da mesi»

I giornalisti della pubblicazione online lamentano inoltre la mancanza di qualsiasi confronto su piani editoriali e di business per il rilancio. «In effetti non sappiamo nemmeno se esistano. Nell'assenza di questi, il giornale è condannato a perdere i suoi lettori», commentano.

La redazione del settimanale online pagina99.it, edito da una società controllata dal finanziere Matteo Arpe, denuncia in un comunicato che da mesi «i collaboratori non vengono pagati e tutte le promesse di rientro che ci sono state fatte finora sono state puntualmente disattese».
A poco più di un mese dall'improvviso annuncio dell'azienda che edita il giornale, la News 3.0 (di cui Arpe è azionista di maggioranza), della scelta «di cancellare l'edizione cartacea per passare completamente al digitale - si legge nella nota - la redazione deve constatare con rammarico come sia totalmente mancato sino ad ora qualsiasi confronto su piani editoriali e di business per il rilancio. In effetti non sappiamo nemmeno se esistano. Nell'assenza di questi, il giornale è condannato a perdere i suoi lettori».

«Inoltre - proseguono i 10 giornalisti della redazione milanese - come avevamo già scritto un mese fa, mancano i presupposti per il mantenimento di un corretto rapporto con tutte le professionalità che contribuiscono alla realizzazione di questo settimanale. Lo vogliamo dire ancora più chiaramente: da tempo i collaboratori non vengono pagati e tutte le promesse di rientro che ci sono state fatte finora sono state puntualmente disattese. L'editore dice di considerare la testata 'pagina99' un patrimonio da tutelare: nei fatti l'assenza di iniziative aziendali che perdura da mesi ne sta compromettendo il futuro. Come redazione stiamo provando in tutti i modi a evitarlo, anche a tutela delle professionalità interne e, in particolare, dei molti contratti in scadenza. Ma è impossibile farlo senza un'azienda che ci sostenga». (Agi - Milano, 6 dicembre 2017)

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