L'Associazione Stampa Romana è solidale con la Redazione e il Cdr del Messaggero impegnati in una dura vertenza, nella quale più volte è stata respinta la volontà del sindacato di cercare, pur a costo di sacrifici, una soluzione comune rispetto alla richiesta dell'azienda di ricorrere alla normativa che disciplina lo Stato di crisi. Nel pomeriggio il Cdr ha deciso di proclamare il primo dei quattro giorni di sciopero che gli sono stati affidati a sostegno di questa vertenza, per non far uscire il giornale sabato 11 luglio.
L'azienda, nella trattativa che riprenderà in sede Fieg, ha ribadito la sua richiesta di 48 tagli tra i giornalisti, quasi un quarto dell'organico complessivo della redazione. Oltre a questo, la proprietà del Messaggero intende chiudere due redazioni, quelle di Civitavecchia e di San Benedetto, indicando così la strada di un arretramento nella presenza del territorio, che era ed è tuttora uno dei punti di forza dello storico quotidiano. Il sacrificio dell'informazione, e quindi del diritto dei lettori ad essere informati, è la strada sciagurata che certi editori perseguono convinti che la qualità non sia una necessità, ma un requisito inutile per i giornali.