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La Stampa, prosegue lo sciopero delle firme contro il nuovo piano digitale
Vertenze 18 Feb 2020

Sciopero delle firme a La Stampa, il Cdr: «No a riduzione delle pagine e trasferimenti da Roma»

Prosegue lo stato di agitazione dei giornalisti dopo la presentazione del nuovo piano digitale, respinto dalla redazione. La solidarietà  della categoria.

Prosegue lo stato di agitazione dei giornalisti del quotidiano La Stampa con lo sciopero delle firme a tempo indeterminato dopo la presentazione del nuovo piano digitale. «La riorganizzazione – spiega il Comitato di redazione – prevede nuovi turni di lavoro, l'azzeramento degli straordinari e forti tagli ai compensi domenicali che si aggiungono ai drastici tagli già effettuati lo scorso anno. A ciò si aggiunge la riduzione di ben 8 pagine dell'edizione nazionale che scenderà a 32 in tutto, indebolendo fortemente la versione cartacea che perde alcuni inserti come Tuttoscienze, da marzo solo nell'edizione web. Preoccupa, infine, il forte ridimensionamento della redazione romana, perché otto giornalisti su ventidue – tra cui sei donne – saranno trasferiti a Torino».

PER APPROFONDIRE
Di seguito i comunicati di solidarietà ai giornalisti de La Stampa.

Rappresentanza sindacale La Stampa
I rappresentanti Sindacali  de La Stampa Patrizia Zanon e Giorgio Viano esprimono solidarietà ai colleghi giornalisti ed al CDR per la proclamazione di 2 giorni di sciopero a causa delle difficoltà conseguenti alla riorganizzazione del lavoro che comporterà, tra l’altro, l’improvviso trasferimento di 8 giornalisti dalla redazione di Roma a quella di Torino.

Comunicato del Comitato di redazione di Repubblica
Il Cdr di Repubblica sostiene la battaglia portata avanti dai colleghi della Stampa, cui l’editore - d’accordo con il direttore - ha comunicato un drastico piano di riduzione dei costi e del personale che mina profondamente la struttura del giornale e l’autonomia delle redazioni. A colpire, oltre al metodo unilaterale con cui si è scelto di procedere, è la decisione di trasferire senza preavviso otto colleghi da Roma a Torino, sei dei quali donne. Una linea di condotta che prescinde dal confronto con il sindacato interno e con i singoli cronisti, che non ha precedenti nella storia dei quotidiani del gruppo Gedi. Anche per questo il Cdr di Repubblica si schiera a fianco del Cdr della Stampa, convinto che il rispetto della dignità dei giornalisti - da cui discendono  autonomia e indipendenza - sia un valore non negoziabile.

Comunicato Cdr Secolo XIX
La redazione de Il Secolo XIX è solidale con i colleghi de La Stampa con i quali ha un trascorso comune e in alcuni casi condivide gli spazi redazionali lavorando quotidianamente fianco a fianco.  Il Cdr de Il Secolo XIX, alla luce dello sciopero proclamato dai colleghi de La Stampa per le giornate di venerdì 14 febbraio e sabato 15 febbraio, ha chiesto alla Direzione che le pagine prodotte dai giornalisti del Decimono non vengano messe a disposizione di altre testate del gruppo Gnn in sostituzione dei contributi che quotidianamente vengono prodotti dai colleghi della Stampa per tutti i quotidiani Gnn.

Comunicato Cdr Gruppo GNN
I cdr esprimono solidarietà ai colleghi della Stampa e forte preoccupazione per l'atteggiamento di chiusura e indisponibilità al confronto mostrato in questi giorni dal gruppo editoriale Gnn nelle prime fasi di attuazione del piano di aggiornamento editoriale e potenziamento del comparto dei servizi digitali. Nel ribadire il necessario rispetto delle professionalità e della tradizione dei nostri giornali, ci auguriamo che l’eventuale nuova organizzazione avvenga in un clima di rispetto, sensibilità e disponibilità al dialogo con chi tutti i giorni contribuisce a produrre un bene che rappresenta il cuore di questa attività imprenditoriale e di servizio al pubblico: l'informazione. Ribadiamo pertanto la necessità di un incontro a stretto giro, come già richiesto in precedenza, alla luce anche del cambio degli assetti proprietari del Gruppo Gedi. (Corriere delle Alpi; Gazzetta di Mantova; Gazzetta di Modena; Gazzetta di Reggio; Il Mattino di Padova; Il Piccolo; Il Tirreno; La Nuova Ferrara; La Nuova Venezia; La Provincia Pavese; La Sentinella del Canavese; La Tribuna di Treviso; Il Messaggero Veneto)

Comunicato Cdr Huffpost Italia
Il Cdr di HuffPost Italia esprime massima solidarietà e vicinanza ai colleghi della Stampa in seguito alla decisione dell'editore di attuare un piano di riduzione del personale e dei costi inaccettabile. Spiace constatare che si è proceduto in modo unilaterale e in particolare desta forte preoccupazione la scelta di trasferire otto colleghi da Roma a Torino senza preavviso. Tra questi otto colleghi ci sono sei donne. Non tenere conto di queste specificità e, più in generale, delle condizioni lavorative e familiari dei colleghi, non è ammissibile. Autonomia, indipendenza e salvaguardia della struttura del giornale sono valori non negoziabili.

Radio Capital sostiene i colleghi de la Stampa
Il Cdr di Radio Capital è solidale con i colleghi de La Stampa a cui l’Editore ha comunicato, senza un confronto sindacale, una serie di misure per il contenimento dei costi ed il trasferimento di otto giornalisti dalla redazione di Roma a quella di Torino nell’ambito della riorganizzazione del lavoro. Preoccupa il metodo unilaterale scelto dall’Azienda, la mancanza di attenzione verso le diverse peculiarità personali e professionali dei redattori coinvolti, l’assenza di un dialogo con il Cdr del Quotidiano. Una procedura che non ha precedenti nella storia del Gruppo Gedi. La Redazione di Radio Capital sostiene la protesta dei colleghi de La Stampa per la difesa dell’autonomia e della dignità dei giornalisti, pilastri di un’informazione libera e indipendente.  

Comitato di redazione Adnkronos
Il Cdr di Adnkronos esprime solidarietà ai colleghi de ‘La Stampa’ per la decisione della direzione e dell’azienda di trasferire otto colleghi dalla redazione di Roma a quella di Torino nell’ambito della riorganizzazione del lavoro. Procedere in modo unilaterale, senza un confronto che testimoni l’importanza del ruolo ricoperto da un lavoratore, mina la professionalità e mette a rischio il prodotto.

Comitato di redazione del Fatto
Il Comitato di Redazione del Fatto Quotidiano esprime piena solidarietà ai colleghi de La Stampa che hanno risposto con due giorni di sciopero, lo stato di agitazione e lo sciopero delle firme a tempo indeterminato al piano digitale che riduce di oltre un terzo la redazione romana e prevede, tra l'altro, il trasferimento a Torino di otto colleghi, per lo più con famiglia a Roma e neppure avvisati prima della comunicazione al Cdr. Taglio della foliazione, taglio dei compensi domenicali, nuovi prepensionamenti a carico dello Stato e delle casse già esangui dell'Inpgi: non è così che si risponde alla crisi dell'editoria. Siamo al fianco dei colleghi che chiedono alla direzione e ai vertici del gruppo Gedi di cambiare strategia.

Comunicato del Cdr del Giornale
Il Cdr del Giornale esprime, a nome della redazione, solidarietà ai colleghi della Stampa reduci da due giorni di sciopero per protesta contro il trasferimento di otto giornalisti dalla redazione di Roma a quella di Torino e reduci da un'assemblea che ha deciso lo sciopero a oltranza delle firme. La decisione del gruppo Gedi è per chi lavora al Giornale un film già visto. Con la motivazione del contenimento dei costi e della riorganizzazione del lavoro si è ottenuto soltanto di ridurre la qualità del prodotto, minare gravemente l'autorevolezza della testata e colpire la professionalità dei colleghi deportati senza ottenere (così è stato in via Negri) risparmi significativi.

Cdr Il Messaggero: solidarietà a La Stampa
Il Cdr de Il Messaggero, a nome della redazione, esprime solidarietà ai colleghi de La Stampa per la decisione della direzione e dell'azienda di trasferire otto colleghi dalla redazione di Roma a quella di Torino, nell'ambito del piano di riorganizzazione del lavoro. Una decisione che si aggiunge a un inaccettabile piano di riduzione dei costi, interamente a carico dei colleghi, presentato nelle scorse settimane dall'azienda al Cdr, e proprio oggi ulteriormente aggravato con l'azzeramento totale degli straordinari e la compensazione di tutte le domeniche lavorate dalla redazione nazionale di Torino. Il Cdr de Il Messaggero conferma la disponibilità a sostenere ogni iniziativa a difesa del lavoro e della dignità dei colleghi de La Stampa.

La solidarietà del Cdr del Corriere dello Sport
Il Cdr de Il Corriere dello Sport, a nome della redazione, esprime solidarietà ai colleghi de La Stampa impegnati in una dura vertenza sindacale a seguito della decisione della direzione e dell'azienda di trasferire otto giornalisti (tra cui sei donne) dalla redazione di Roma a quella di Torino, nell'ambito del piano di riorganizzazione del lavoro, senza un confronto che testimoni l'importanza del ruolo ricoperto dai colleghi. Un piano che mina la professionalità e mette a rischio il prodotto. Siamo al fianco dei colleghi che chiedono alla direzione e ai vertici del gruppo Gedi di rivedere il piano e siamo disponibili a sostenere ogni iniziativa a difesa del lavoro e della dignità dei colleghi.

Commissioni pari opportunità Fnsi e Usigrai
Otto giornalisti trasferiti senza preavviso da Roma a Torino. Sei sono donne (su otto della redazione romana), che ancora una volta pagano il prezzo più caro della crisi. La decisione dell'editore del quotidiano 'La Stampa', d'accordo con il direttore, comunicata in assemblea alla redazione senza alcun confronto con il cdr, rappresenta un grave attacco al giornale e all'autonomia delle redazioni, ignorando specificità, storie professionali e personali, condizioni lavorative e familiari. Cpo Fnsi e Cpo Usigrai condannano questo piano, purtroppo non nuovo nell'editoria italiana, e sempre più frequente, che calpesta la dignità di giornaliste e giornalisti, valore assolutamente non negoziabile, fondamento dell'indipendenza dell'informazione. Colleghe e colleghi non sono pacchi postali da spostare senza spiegazioni, obbligando a cambiamenti radicali, con pesanti ripercussioni a livello personale, senza possibilità di trovare soluzioni condivise. Imposizioni non più ammissibili, per donne e uomini: Cpo Fnsi e Cpo Usigrai sono al fianco del cdr e di tutte le colleghe e i colleghi de La Stampa, pronte per ogni iniziativa, d'intesa con Fnsi, a sostegno di una battaglia di libertà. Il rispetto del lavoro delle donne e degli uomini, dentro e fuori delle redazioni, è un diritto irrinunciabile, che ci vede tutte in prima linea.

@fnsisocial

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