Il 2 marzo 2014 è una data storica nella lotta per la rivendicazione dei diritti dei giornalisti de “Il Quotidiano della Calabria”. Oggi, infatti, nessuno dei dipendenti ex art. 1, 2, 12 e 36 ha firmato il giornale, aderendo allo sciopero delle firme proclamato dal Comitato di redazione (Michele Albanese, Massimo Clausi, Gianfranco De Franco, Caterina Tripodi, Giovanni Verduci). Non solo. Tanti, tantissimi, collaboratori esterni, nonostante fossero stati esentati dall’iniziativa di lotta, che interessava i contrattualizzati Fieg-Fnsi, hanno voluto comunque aderire allo sciopero, testimoniando comunione d’intenti sul carattere di alcune rivendicazioni che riguardano – queste sì – tutti i giornalisti del quotidiano edito dalla Finanziaria Editoriale srl.
Così oggi, a parte le firme in calce ad alcuni servizi di agenzia – i cui autori naturalmente sono del tutto ignari della vertenza in corso – e qualche pezzo redatto da non giornalisti e a parte i servizi sportivi curati da collaboratori esterni, quasi tutti gli articoli sono stati pubblicati senza firma.
Nel comunicato pubblicato a pagina 2 del giornale, il Comitato di redazione, “preso atto delle difficoltà di accordo con l’editore su importanti aspetti rivendicativi”, conferma, infatti, “le agitazioni deliberate il 6 febbraio 2014”, aggiungendo che “oggi è proclamato lo sciopero delle firme dei soli giornalisti dipendenti con esclusione di corrispondenti e collaboratori”.
Il vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi, esprimendo piena e convinta solidarietà ai colleghi in lotta, si dice “fortemente preoccupato dal sistematico mancato rispetto delle scadenze retributive e contributive che, sommato al difficile confronto sindacale che, spesso, ha caratterizzato le trattative, non contribuisce certo a rasserenare gli animi di redattori e collaboratori che non chiedono altro che rispetto della dignità umana e professionale e delle scadenze di pagamento delle spettanze dovute”.
2 marzo, 2014 Da http://www.giornalisticalabria.it/