L'assemblea dei giornalisti del Secolo XIX di Genova ha proclamato tre giorni di sciopero affidando al comitato di redazione la scelta delle modalità di attuazione contro l'annunciato ''piano di licenziamenti che prevede, entro il 31 dicembre, l'azzeramento della redazione di Radio 19 con la perdita del posto di lavoro per cinque giornalisti''. Il cdr, in una nota pubblicata sul numero di oggi, precisa che ''è la prima volta nei suoi 125 anni di storia'' che il gruppo editoriale annuncia un piano di licenziamenti.
L'editore ha risposto che ''la difficile decisione presa dalla società Radio 19 srl è la dolorosa conseguenza dell'ulteriore crollo del mercato pubblicitario che si è manifestato nel corso dell'anno sia a livello locale che nazionale e che purtroppo caratterizzerà quanto meno anche il prossimo futuro''. ''L'azienda - ha aggiunto l'editore - riconosce l'elevato costo sociale della decisione assunta, che infatti è stata più volte rinviata''. (GENOVA, 14 DICEMBRE - ANSA)
COMUNICATO SINDACALE
Per la prima volta nei suoi 125 anni di storia il Gruppo editoriale di Carlo Perrone ha annunciato un piano di licenziamenti che prevede, entro il 31 dicembre, l’azzeramento della redazione di Radio 19, con la perdita del posto di lavoro per cinque giornalisti, che dovrebbero essere sostituiti da un service esterno. Si tratta di una scelta inaccettabile perché scarica sulle spalle dei giovani redattori gli errori imprenditoriali e manageriali che hanno portato Radio 19 nell’attuale situazione di difficoltà economico-finanziaria. Per questi motivi l’assemblea dei giornalisti del Secolo XIX e di Radio 19, con l’appoggio dell’Associazione ligure dei giornalisti, ha chiesto l’immediato blocco dei licenziamenti, proclamato lo stato di agitazione e deciso tre giorni di sciopero, affidando al Comitato di redazione la scelta delle modalità di attuazione. La redazione del Decimonono è ben consapevole della gravissima crisi che sta colpendo il settore editoriale e infatti, già ad agosto, ha siglato un oneroso accordo per il prepensionamento di 17 giornalisti al quale doveva corrispondere un piano di riorganizzazione del lavoro che non è stato ancora presentato. Oggi, di fronte alla crisi, deve prevalere, da parte di tutti, il senso di responsabilità e la capacità di progettare il futuro dell’informazione a fronte della “rivoluzione copernicana” in corso. La strada però non può essere certamente quella, puramente ragionieristica, dei tagli indiscriminati.
Il Comitato di redazione
L’Associazione ligure dei giornalisti